domenica 9 settembre 2012

L'eredità di Martini nell'analisi di Paolo Rodari

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Come giustamente osserva Rodari, un certo cattolicesimo "progressista" ha deciso di passare per la porta della purificazione della Chiesa. Mi dispiace: siamo fuori tempo massimo e personalmente non accetto che si tenti di varcare quella soglia dopo i silenzi del 2010. 
Quella porta fu sfondata gia' nel marzo 2005, in perfetta solitudine, dall'allora cardinale Ratzinger. Allora tutti tacquero e sfido chiunque a dire il contrario. 
E' assolutamente vero che, nel 2010, si fecero avanti i cardinali di Vienna e di Boston (li dovremo sempre ringraziare insieme al card. Scola) ma e' anche vero che altri continuarono a tacere salvo poi pontificare sulla sporcizia e la corruzione quando il Papa aveva risolto il problema della lotta alla pedofilia.

7 commenti:

A. ha detto...

Ora siamo noi fedeli che di fronte alla storia per la verità e la giustizia chiediamo conto a MARTINI DEI SUOI SILENZI...MAI UNA PAROLA IN DIFESA DEL PAPA MAI UNA PAROLA SUGLI ABUSI.Quanti silenzi mentre era loquace su altri temi.

alberto ha detto...

Martini che ha occupato tutti i gangli del potere ecclesiastico ne ha viste di cose... eppure per trent'anni ha sempre taciuto.
Solo Papa Benedetto XVI ha rotto il loro muro di gomma.

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere ad A.
Scusate, ma adesso questo sembra un processo tipo quello a Pio XII su cosa NON ha fatto su cosa NON ha detto. La storia potrà "ricostruire" la figura del card.Martini sulla base di documenti, di testimonianze, di ciò che ha scritto e ha fatto ma il Cardinale,quello "vero", quello che noi non conosciamo nel suo intimo, ha da rispondere solo al Signore per tutto quello che di bene e di male ha fatto. Cosa che succederà a tutti noi. Si possono discutere le idee, ma i processi post mortem per le omissioni...scusate ma mi sembra ridicolo, tanto più adesso dopo che il tentativo sotteso a tutto questa canea sui giornali è,a mio parere, quello di provocare o aumentare le divisioni in seno al cattolicesimo.
Posso anche sbagliare, visto che sono una specie di cattolica dell'
ultim'ora, dopo un' assenza dalla Chiesa di decenni e che non conosco gli scritti del Cardinale. Anna

servi sumus ha detto...

Quello che non capisco è come i critici del cardinale Martini non dicano nulla della lettera di papa Benedetto XVI che riconosce Martini "pastore generoso e fedele della Chiesa"

Anonimo ha detto...

Mi pare che il Papa indichi bene la via da seguire per quanto riguarda le polemiche su Martini, ribadendo concetti che gli preme siano ben chiari con l' equilibrio e la pacatezza che lo contraddistinguono. A questo proposito vorrei rilanciare la domanda di Gemma e di Raffaella " Chissà perché il Papa in questi giorni insiste così tanto su concetti quali " la Chiesa e' sua" o " la verità ci precede"... Eh, Chissa..?!

Anonimo ha detto...

Pastore fedele? Lasciamo da parte la teoria e veniamo alla pratica. . Qualcuno ci dovrà spiegare una volta per tutte se la Chiesa dice si o no all'iniezione finale e all'angelo laico della morte buona, perché in questo caso qualcuno molto vicino al cardinale ce l'ha raccontata. E non e' questione da poco, poterla avere tutti una morte buona restando fedeli alla Chiesa

Anonimo ha detto...

Anche se la Chia dice si o no alle unioni civili omosessuali durature.

Dopo tanta pastorizia a che livello è l'Arcidiocesi ambrosiana?