mercoledì 19 settembre 2012

In libreria "Il futuro del Concilio". I documenti del Vaticano II: un tesoro da riscoprire a cura di Luca Rolandi



Rolandi Luca, "Il futuro del Concilio", Effatà 2012  


Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

A cura di Luca Rolandi

Il futuro del Concilio

I documenti del Vaticano II: un tesoro da riscoprire

La riconciliazione della Chiesa con l’età moderna è stata la riconciliazione con l’uomo, non solo con gli uomini e le donne di “questo tempo”, ma di tutti i tempi. Questo dicono i testi del Concilio. E la cosa da scoprire è proprio questa: che un Concilio che sembrava dovesse provvedere alla Chiesa e alla sua riforma, ha trovato la sua strada verso il futuro aprendo un nuovo grande discorso sull’uomo. Il primo atto di onestà verso il Concilio è dunque ora proprio quello di riprendere in mano i documenti. Ed è gran merito di questo libro riproporli e aver chiamato a raccolta diverse competenze per restituirne il significato e il valore.
Dalla Introduzione di Raniero La Valle
Il volume raccoglie interventi di Raniero La Valle, Giuseppe Militello, Roberto Repole, Paolo Gheda, Paolo Tomatis, Marco Tosatti, Maria Teresa Pontara Pederiva, Giacomo Galeazzi, Andrea Tornielli, Fabrizio Mastrofini, Luis Badilla Morales, Marco Ronconi, Gabriele Corini, Serena Sartini, Gianni Gennari, Gian Mario Gillio, Giorgio Bernardelli, Giovanni Ferrò.
Luca Rolandi, giornalista e dottore di ricerca in Storia sociale e religiosa, è autore di saggi su personaggi e vicende del movimento cattolico in Italia. Ha lavorato a Rai Educational, nelle redazioni di «La Stampa», «Il Secolo XIX» e «Il Sole 24 Ore». Attualmente è redattore del portale d’informazione globale sulla Chiesa cattolica VaticanInsider.LaStampa.it. 
Per Effatà ha pubblicato Testimoni del Concilio. Il racconto del Vaticano II nell’esperienza dei protagonisti (2006) e Gian Paolo Brizio. La politica al servizio del territorio (2010).

144 pagg. • 2012• € 10,00

3 commenti:

alberto ha detto...

Permettetemi una provocazione ma visti i guasti prodotti direi che Il futuro del concilio è...l'oblio,la nemesi!

Francesco ha detto...

ma il Concilio è stato voluto dallo Spirito Santo, o siamo atei e crediamo che la Chiesa sia governata dal caso?

Il primo passo per porre rimedio agli errori del passato è proprio quello di riprendere in mano i testi e leggerli, senza pregiudizi.

Alberto ha detto...

Caro Francesco, lo Spirito Santo è solo sui concili dogmatici, su quelli pastorali ho i miei dubbi,soffia meno...tanto più se un concilio si dilunga in questioni antropologiche che poco hanno a che fare con la fede.
I testi del vaticano II sono solo enunciati,principi e dichiarazioni....non vi è mai un'affermazione vincolante come nei precedenti concili fino al Vaticano I...
mai un :Si quis autem...anathema sit!Al Vaticano II tutto è affidato ai teologi non ai vescovi e non dimentichiamoci che solo i vescovi cum et sub Romano Pontifice,il Collegio mai senza il Papa,sono INFALLIBILI.
L'infallibilità NON è dei teologi!Anche se si chiamano Lercaro,Suenes,Congar o Bugnini.
Concordo che alcune costituzioni come la Dei Verbum sono belle e importanti ma esplicano solamente la comprensione del Mistero della Chiesa.Tre sono gli elementi fondamentali per garantire la certezza di un insegnamento conciliare:
1 Che sia fedele alla Sacra Scrittura
2.Che sia in sintonia con la Tradizione bimillenaria della Chiesa
3.Che sia conforme al Magistero della Chiesa di sempre.
La Fede cattolica non è cosa privata dei vescovi di cui loro dispongono a piacimento ma appartiene alla totalità dei fedeli di ieri , del presente e del fututo.
Quanto alle Dichiarazioni ed enunciati esortativi e robe varie beh...lasciamo perdere è solo farina del sacco di certi teologi.
L'albero buono si riconosce dai frutti...qualche frutto del Vaticano II è buono, questo è vero, ma molti,moltissimi sono avvelenati!