giovedì 6 settembre 2012

Il vero volto di Carlo Maria Martini. Pro veritate adversa diligere (Grana)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Martini fu fatto Arcivescovo di Milano nel 1979, quasi novant'anni dopo l'arrivo del Card. Andrea Carlo Ferrari (1891).

Intende, pertanto, il Card. Giacomo Biffi che con l'arrivo del Martini ebbe a concludersi "un'epoca tra le più luminose e feconde per il calore e la certezza della fede, per la concretezza delle iniziative e delle opere, per la capacità di rispondere alle interpellanze dei tempi [...] attingendo al patrimonio inalienabile della verità..."; mentre quello che seguì fu il buio (ultra)ventennio martiniano (1979-2002), caratterizzato, al contrario, dalla umiliazione della verità e dagli arcinoti "cedimenti e mimetismi".

Perciò il Card. Giacomo Biffi, con iperbole che colpisce ma bene rispecchia la situazione, scrisse che con l'arrivo di Martini "la Chiesa Ambrosiana è arrivata alla sua conclusione"... è finita.

Questa impressionante cantonata, che ho qualche difficoltà a immaginare uscita in buona fede dalla penna di Grana (salvo vero e proprio accecamento da frenesia laudatoria), dà il segno del cumulo di travisamenti di cui è fatto l'articolo presentato, in realtà un ridicolo panegirico senza costrutto. A partire dal motto ignaziano, che certo con l'abbraccio delle avversità non intendeva l'incoraggiamento, la promozione e la supina assimilazione degli errori e aberrazioni del mondo.

Lettura divertente e... eloquente.

Francesco Grana ha detto...

La ringrazio per il commento che dimostra in modo eloquente che non ha letto il mio articolo. Mi piacerebbe conoscere il suo nome, ma capisco che l'anonimato è di moda.
Francesco Grana

Anonimo ha detto...

La gerarchia cattolica e solo essa ha ridotto la chiesa a un deserto di tartari in cui tutti scorrazzano.
Un concilio che si voleva magnifico ha prodotto questi frutti avvelenati:una chiesa in agonia e alla deriva come la zattera della Medusa di Gericault.

Anonimo ha detto...

Grana, si rilegga.
Quanto all'anonimato, questa è la rete, pazienza. Comunque non ci conosciamo e non trovo che questa sia l'occasione migliore per farlo. Se leggerò un suo articolo meno retorico e meglio aderente alla realtà delle cose lo faremo. Promesso.

Perdoni la puntura... senza veleno.
Con stima
Anonimo di sopra