martedì 4 settembre 2012

Catherine Pepinster: "Si deve supporre che l'obiettivo della critica di Martini nell'intervista fosse l'attuale Papato"

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alberto (il vecchio ehehehe), qui una traduzione. Certo che nei media siamo ad originalita' pari a zero.

8 commenti:

Laurentius ha detto...

Che bello, c'è pure la tormentata ed originalissima immagine del Papa di spalle che si tuffa nell'oscurità... quale suggestione!

(rispettato anche il tuo decalogo, Raffaella, sulla scelta della foto)

Raffaella ha detto...

:-))
R.

Anonimo ha detto...

Mi spiegate una cosa: perché, secondo tutti questi soloni - credenti o non credenti, "teologi", pastori o ignoranti - la Chiesa dovrebbe seguire il mondo e non viceversa?
Voglio dire, la Chiesa si dice depositaria di un messaggio di salvezza, quindi, che sia vero o no, è comunque naturale, è comprensibile che chieda di essere seguita, che chieda cioè la conversione al Vangelo: è per salvare, per raggiungere quella che assicura essere la "vita eterna". La sua pretesa, condivisibile o meno, è motivata anche razionalmente.

Ma il "mondo", con le sua istanze piuttosto mortuarie, e i suoi corifei, perché vogliono essere dalla Chiesa assecondati? Con quale motivazione; per quale "salvezza"?

Raffaella ha detto...

Perche' siamo in un'epoca di relativismo etico e religioso.
La Chiesa Cattolica e' rimasta la sola a parlare della Verita', non di una verita' fra le tante.
Questo da' fastidio perche', come dice il Papa, il mondo scambia la Verita' per intolleranza.
Se esistono tante verita' non esiste piu' una sola verita'.
Cercare di "attirare" la Chiesa al mondo farebbe venire meno l'unica voce che ancora osa proporre non una morale ma l'incontro con una Persona.
R.

Fabiola ha detto...

"Si deve supporre che l'obiettivo...fosse l'attuale Papato", ma va'; si potrebbe supporre anche che l'obiettivo sia il Papato tout court. Il che sarebbe pure peggio.
Quanto ai "200 years behind the times" ecco una gustosa risposta di Giuliano Ferrara ad un lettore, sul Foglio di oggi: "...la chiesa è in ritardo di 2012 anni sulla storia e questo le fa onore e serve la verità."

Anonimo ha detto...

Invece il Corrierone ha svelato gli altarini sui secoli di ritardo e l'angoscia per i divieti della comunione e del matrimonio. Oggi, grazie ai familiari di Martini, finalmente si parla di eutanasia. Che, secondo me, è meno suicida dell'aborto, ormai un "diritto" acqusito. Eufemia

Anonimo ha detto...

Già,ho letto anch'io la lettera della nipote,che francamente poteva risparmiarsela e risparmiarcela('ci ha chiesto di lasciarlo andare',se ben ricordo le parole)spottone per i radicali welbiani and co.

Fabiola ha detto...

La lettera della nipote è inqualificabile.
Senza arrivare a pensare alla malafede, ma un po' di pudore, no?
Un po' di reverente silenzio di fronte alla morte, qualcosa che possa restare, nel silenzio, tra un'anima umana e il suo Dio? Invece
tutto spiattellato nel vortice mediatico,che tristezza infinita!
Cor ad cor loquitur. Già. Oggi i cuori parlano al Corriere, perché quelli che contano sentano bene.