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5 commenti:
Non so a quale gioco stia giocando Tornielli, dal suo articolo sembra volersi farsi amico della TdL, ma di certo è che la TdL è stata condannata eccome, Tornielli ha la memoria corta:
Benedetto XVI, «principî ingannatori della teologia della liberazione», ai Vescovi del Brasile, 5-12-2009.
le sue parole:
vale la pena ricordare che, lo scorso agosto, ha compiuto venticinque anni l’Istruzione Libertatis nuntius della Congregazione per la Dottrina della Fede, su alcuni aspetti della teologia della liberazione; in essa si sottolineava il pericolo che comportava l’accettazione acritica da parte di alcuni teologi di tesi e metodologie provenienti dal marxismo. Le sue conseguenze più o meno visibili fatte di ribellione, divisione, dissenso, offesa, anarchia, si fanno ancora sentire, creando nelle vostre comunità diocesane grande sofferenza e una grave perdita di forze vive. Supplico quanti in qualche modo si sono sentiti attratti, coinvolti e toccati nel proprio intimo da certi principi ingannatori della teologia della liberazione, di confrontarsi nuovamente con la suddetta Istruzione, accogliendo la luce benigna che essa offre a mani tese; a tutti ricordo che “la “regola suprema della propria fede” (della Chiesa) … proviene dall’unità che lo Spirito ha posto tra la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il magistero della Chiesa in una reciprocità tale per cui i tre non possono sussistere in maniera indipendente” (Giovanni Paolo II, Fides et ratio, n. 55).
se questa non è una condanna!
Gentile Caterina,
non so giocando. Ho scritto un articolo con delle citazioni prese dal documento. Le contesti pure, ma ci sono scritte!
E' verissimo che la Santa Sede non ha condannato "la Teologia della Liberazione", ma alcuni aspetti di quella teologia e in particolare quei teologi che hanno adottato l'analisi marxista della realtà.
Gustavo Gutierrez, ad esempio, non è stato condannato.
In ogni caso - ripeto - in quell'articolo ho fatto citazioni del documento firmato dall'allora cardinale Ratzinger e approvato da Giovanni Paolo II.
La storica intransigenza di Mueller nei confronti del Comitato centrale dei cattolici tedeschi e delle altre organizzazioni laicali filo-abortiste e dissidenti (Westen)
http://www.lifesitenews.com/news/breaking-levada-out-new-head-of-vaticans-cdf-is-bishop-who-corrected-dissid/
Alberto
Ah sí? Dunque esisterebbe una parte " non marxista" della teologia della liberazione? Parte non condannata dalla Chiesa. Ah. Ma certo! È la teologia cattolica! Quella che proclama Cristo liberatore dal peccato! E dove sarebbe presente nei teologi della liberazione? Forse nel fatto che dalla preferenza agli ultimi costruiscono una ideologia materialistica?
2 commenti:
1) conosco molto poco della questione "teologia della liberazione", ma so ancora leggere; nella nota citata nel primo commento c'è scritto appunto: "... alcuni aspetti della teologia della liberazione...", ciò mi fa pensare che Tornielli, con il suo solito stile, prima di parlare si sia documentato bene.
2) Mueller é stato nominato dal Papa, e non penso proprio che abbia fatto la scelta con leggerezza, e questo DEVE bastare; seguiamo il nostro Pastore, o alla fine usiamo come criterio la nostra opinone per giudicarlo?
Riccardo
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