domenica 29 luglio 2012

Ilva, il Papa preoccupato per le conseguenze occupazionali. Siria, Benedetto XVI: fermare violenza e spargimento di sangue. Appello anche per l'Iraq (Izzo)

ILVA: PAPA PREOCCUPATO PER CONSEGUENZE OCCUPAZIONALI


Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 29 lug. 



"Seguo con preoccupazione le notizie relative allo stabilimento ILVA di Taranto e desidero manifestare la mia vicinanza agli operai e alle loro famiglie, che vivono con apprensione questi difficili momenti". Lo ha detto il Papa al termine dell'Angelus.  
"Mentre assicuro la mia preghiera e il sostegno della Chiesa, esorto tutti - ha scandito - al senso di responsabilita' e incoraggio le Istituzioni nazionali e locali a compiere ogni sforzo per giungere ad una equa soluzione della questione, che tuteli sia il diritto alla salute, sia il diritto al lavoro, soprattutto in questi tempi di crisi economica". 


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SIRIA: PAPA, FERMARE VIOLENZA E SPARGIMENTO SANGUE

Salvatore Izzo


(AGI) - Castel Gandolfo, 29 lug. 


"Rinnovo un pressante appello, perche' si ponga fine ad ogni violenza e spargimento di sangue" in Siria. Lo ha affermato Benedetto XVI dopo l'Angelus
"Continuo a seguire con apprensione - ha scandito - i tragici e crescenti episodi di violenza in Siria con la triste sequenza di morti e feriti, anche tra i civili, e un ingente numero di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi limitrofi. Per questi chiedo che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l'aiuto solidale". 
"Nel rinnovare la mia vicinanza alla popolazione sofferente ed il ricordo nella preghiera, chiedo a Dio - ha concluso - la sapienza del cuore, in particolare per quanti hanno maggiori responsabilita', perche' non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunita' internazionale, attraverso il dialogo e la riconciliazione, in vista di un'adeguata soluzione politica del conflitto". 


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IRAQ: PAPA PREOCCUPATO PER NUOVI GRAVI ATTENTATI

Salvatore Izzo


(AGI) - Castel Gandolfo, 29 lug. 


Benedetto XVI ha espresso oggi la sua preoccupazione "anche" per "la cara Nazione irachena, colpita in questi ultimi giorni da numerosi e gravi attentati che hanno provocato molti morti e feriti". 
"Possa questo grande Paese - ha auspicato dopo l'Angelus, parlando nel cortile della residenza estiva di Castel Gandolfo, gremito da 4 mila fedeli - trovare la via della stabilita', della riconciliazione e della pace".


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