martedì 3 gennaio 2012

Secondo Ingrao sarà il Messico (e non Cuba) la tappa più difficile del viaggio del Papa. Beh, dipende dal "coraggio" dei media di nominare gli innominabili...

Clicca qui per leggere il commento.
Mi chiedevo quando sarebbe venuta fuori l'operazione di collegamento consistente nel legare la parola Messico alla parola Maciel! Si', perche' finora, almeno sui media italiani, questo signore, morto nel 2008, resta innominabile.
Qui tutto lo speciale del blog.
Si temono contestazioni? Davvero? E chi contestiamo? Proprio il Papa che ha riconosciuto i crimini abominevoli di Maciel?
Proprio il Papa che ha commissariato i Legionari di Cristo ed il movimento Regnum Christi?
Certo! Non c'e' limite al peggio, ma saremmo di fronte ad una beffa del destino, cosa che comunque abbiamo gia' sperimentato nel 2010, non per l'innominabile Maciel, ma per altri casi "riesumati" ad hoc dai media risvegliatisi improvvisamente il 19 aprile 2005.
Chissa' se davvero si avra' il coraggio di scoperchiare apertamente TUTTA la "pentola Maciel". Per me, che ho sempre considerato questo caso come la "chiave di volta" dello scandalo pedofilia, non sarebbe affatto una sorpresa...anzi!
Ma si vorra' davvero andare fino in fondo?
E la Santa Sede sara' pronta ad elencare per filo e per segno tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, nei confronti dei preti pedofili in generale e di Maciel in particolare?
E quei solerti giornalisti e commentatori, che magari riempiono pagine di libri e di giornali con analisi critiche nei confronti di Benedetto XVI, saranno capaci di spiegarci come mai non hanno denunciato, a suo tempo, i crimini di Maciel e perchè hanno tenuto un profilo basso dopo la condanna disposta dal Santo Padre nel 2006 e poi nel 2010?
Io aspetto "curiosa" di vedere fino a che punto si arrivera'.
Quanto al Vaticano, ribadisco il pensiero che ho espresso centinaia di volte: i complici di Maciel vanno puniti anche grazie all'istituzione di una commissione di inchiesta
.
R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Guardi Raffaella che fino a qualche anno fa in Vaticano sapevano e tacevano. Il card. Sodano davanti al papa parlo di chiacchiericcio....La gerarchia della chiesa cattolica ormai è caduta troppo in basso per essere credibile

Raffaella ha detto...

Appunto! E io che cosa ho detto?
Mi dispiace ma dobbiamo fare dei distinguo: non tutta la gerarchia cattolica e' caduta in basso e non e' credibile.
Benedetto XVI non ha mai e poi mai parlato di chiacchiericcio!
Si e' caricato della croce di tutti e per tutti e mai ha sottovalutato le denunce arrivando a varare norme decisive che la Chiesa ha e che nessuna altra istituzione possiede (in primis gli stati sovrani).
Il card. Ratzinger fede riaprire il caso Maciel mentre, nello stesso momento, in Vaticano questo signore veniva festeggiato in pompa magna.
Attenzione, quindi: critichiamo ma facciamo i necessari distinguo.
Il card. Bertone ha aiutato il Papa nella sua opera di pulizia e dobbiamo riconoscerlo!
R.

Anonimo ha detto...

Anonimo, vieni a raccontare proprio a noi queste cose? Leggiti lo speciale del blog sulla pedofilia prima di parlare.
Non ti preoccupare Raffy, quante volte abbiamo sentito queste cassandre poi regolarmente smentite dai fatti. Onestamente non si sentiva la mancanza di Ingrao e dei suoi articoli a fondo acido. Che il Messico sia un paese anticlericale (e massone) lo apprendiamo dalla storia degli ultimi cento anni, senza dover andare troppo indietro nel tempo.
Alessia

Anonimo ha detto...

non solo chiacchiericcio,ma anche pallottole di carta si diceva da parte di altri alti esponenti della gerarchia,tutti stranamente muti e smemorati quando dovevano perlomeno appoggiare il papa,se non proprio difenderlo cmq io Ratzinger l'ho capito dalla prima volta che l'ho sentito parlare,e non sono un genio,posso assicurarvelo,se a loro occorrono 100 anni,stiamo messi male.....