PAPA: L'ANNO DELLA FEDE SARA' ECUMENICO E NON SOLO CATTOLICO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 5 gen.
L'Anno della Fede indetto da Papa Ratzinger avra' carattere ecumenico, indirizzera' cioe' il suo messaggio a tutte le confessioni cristiane e non solo alla Chiesa Cattolica.
Lo afferma la Congregazione della Dottrina della Fede, che annuncia tra le iniziative previste "una solenne celebrazione ecumenica per riaffermare la fede in Cristo da parte di tutti i battezzati".
Inoltre, si legge nel comunicato diffuso oggi, "accanto ad una solenne celebrazione per l’inizio dell’Anno della Fede ed a vari altri eventi cui partecipera’ il Santo Padre (come l’assemblea del Sinodo dei Vescovi, e la Giornata Mondiale della Gioventu’ del 2013 a Rio de Janeiro), vengono auspicate iniziative ecumeniche per invocare e favorire il ristabilimento dell’unita’ fra tutti i cristiani".
Per incarico di Benedetto XVI, riferisce il comunicato, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha redatto una Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della Fede, datata 6 gennaio e che sara’ pubblicata il giorno seguente.
"Le indicazioni offerte - spiega - hanno lo scopo di invitare tutti i membri della Chiesa ad impegnarsi nell’Anno della Fede per riscoprire e condividere quello che il cristiano ha di piu’ caro: Cristo Gesu’". Infatti, "l’Anno della Fede vuol contribuire ad una rinnovata conversione affinche’ tutti i membri della Chiesa siano testimoni credibili e gioiosi del Signore Risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede".
Il testo ricorda che due grandi eventi hanno segnato il volto della Chiesa ai nostri giorni: "il 50esimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e il 20esimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica".
L’intento dell'Anno della Fede e’ contribuire a farne riscoprire l’attualita’. Cosi’ a livello delle Conferenze Episcopali, viene incoraggiata "una verifica dei catechismi locali e dei vari sussidi catechistici in uso nelle Chiese particolari per assicurare la loro piena conformita’ con il Catechismo della Chiesa Cattolica", e si auspica un ampio uso dei linguaggi della comunicazione e dell’arte, "trasmissioni televisive o radiofoniche, film e pubblicazioni sul tema della fede, dei suoi principi e contenuti, nonche’ sul significato ecclesiale del Concilio Vaticano II".
A livello diocesano, si raccomanda che l’Anno della Fede rappresenti una "rinnovata occasione di dialogo creativo tra fede e ragione attraverso simposi, convegni e giornate di studio, specialmente nelle Universita’ cattoliche", e come tempo favorevole per "celebrazioni penitenziali in cui chiedere perdono a Dio, anche e specialmente per i peccati contro la fede". A livello di parrocchie, la proposta centrale rimane la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, perche’ "nell’Eucarestia, mistero della fede e sorgente della nuova evangelizzazione, la fede della Chiesa viene proclamata, celebrata e fortificata".
Da tale iniziativa sono chiamate a nascere, crescere e diffondersi tutte le altre proposte, tra
cui avranno senz’altro una rilevanza particolare le iniziative intraprese dai numerosi Istituti, dalle nuove Comunita’ e dai Movimenti ecclesiali.
A livello centrale, infine, "presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione sara’ istituita un’apposita Segreteria per l’Anno della Fede per coordinare le diverse iniziative promosse dai vari Dicasteri della Santa Sede o comunque aventi rilevanza per la Chiesa universale". La Segreteria "potra’ anche suggerire proposte per l’Anno della fede" e disporra’ di "un apposito sito internet al fine di offrire ogni informazione utile" al riguardo.
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