martedì 24 gennaio 2012

La prolusione del card. Bagnasco nei commenti di Salvatore Izzo

BAGNASCO: IN ITALIA CI SONO ANCORA LA FEDE E I VALORI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

Nelle recenti festivita' le chiese in Italia "sono tornate a riempirsi di bambini e anziani, giovani e adulti, donne e uomini".
Lo rileva il cardinale Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente, che parla di una "partecipazione corale dei fedeli alle celebrazioni natalizie".
"Naturalmente - spiega - non e' una questione di numeri, di una loro sostanziale tenuta, o persino di qualche loro lievitazione.
Ci conforta piuttosto la fede che viene espressa in maniera genuina, in forma talora pudica ma autentica, come se il passaggio dalla sicumera e dal clima di abbondanza alla trepidazione e all'incertezza, ci riportasse all'essenziale di noi stessi e della vita, alle cose che veramente contano".
Ed anche se, per il presidente della Cei, "non si puo' non ammettere che molto di quello che passa come spirito del tempo o come valori, in realta' e' il prodotto delle industrie dell'intrattenimento e del consumismo", di fatto "e' appena sufficiente - afferma - entrare in contatto vivo col tessuto delle parrocchie ed immergerci tra la gente cosiddetta comune, che lavora per vivere e ha preoccupazioni che si direbbero prosaiche e invece sono semplicemente normali, per ricavarne l'impressione che ancora ci sono davvero i valori cristiani". Una realta', osserva Bagnasco, che non e' vanificata ma rafforzata se "vi si includono molti dei nuovi arrivati, ossia i fratelli provenienti dall'Est europeo o dall'America Latina, dall'Africa o dall'Asia, dall'Oceania".

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CATTOLICI: BAGNASCO, DA TODI UN PENSIERO ORIGINALE E FORTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Intrecciata alla vicenda del Paese, si e' sviluppata nei mesi scorsi anche l'iniziativa dei cattolici". Il cardinale Angelo Bagnasco riassume cosi' le novita' emerse nel mondo cattolico con l'incontro dello scorso settembre a Todi e le successive iniziative, compreso il coinvolgimento di personalita' indipendenti nel Governo Monti.
"Il nostro laicato - afferma aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente - vuole esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioe' non conformista. Consapevole - scandisce - di un dovere preciso che scaturisce anche dalla propria fede e da una storia lunga e feconda nota a tutti".
"Le molteplici iniziative di formazione sparse su tutto il territorio, facenti capo direttamente alle diocesi oppure alle diverse aggregazioni ecclesiali espresse in Retinopera, cosi' come il nostro Progetto culturale, costituiscono - tiene a ricordare il cardinale - quel 'soggetto unitario diffuso' che da una parte si offre come palestra formativa, e dall'altra come laboratorio stimolante per la riconsiderazione dell'alfabeto della societa' e della politica".

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BAGNASCO: GOVERNO MONTI E' UN ESECUTIVO DI BUONA VOLONTA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

I vescovi italiani guardano al nuovo Governo, come ad "un esecutivo di buona volonta', autonomo non dalla politica ma dalle complicazioni ed esasperazioni di essa, e con l'impegno primario e caratterizzante di affrontare i nodi piu' allarmanti di una delicata, complessa contingenza". Lo afferma il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, rilevando - nella prolusione letta oggi pomeriggio al Consiglio Episcopale Permanente - che "per certi versi questa e' una stagione propizia per imprimere allo Stato e alla stessa comunita' politica strutture e dinamiche piu' essenziali ed efficienti, lontane da sprechi e gigantismi. Per cooperare attivamente con il Governo a riequilibrare l'assetto della spesa in termini di equita' reale, e metter mano al comparto delle entrate attraverso un'azione di contrasto seria, efficace, inesorabile alle zone di evasione impunita, e ai cumuli di cariche e di prebende".

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BAGNASCO: PER SALVARE L'ITALIA SUPERARE I RISENTIMENTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Oggi c'e' da salvare l'Italia". Ne e' convinto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, per il quale "risanare e crescere sono le due parole che guidano e impegnano ogni energia che abbia cuore e responsabilita' per il nostro Paese".
"E' necessario - afferma aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente - non solo mantenere e creare lavoro, ma anche conservare nostro il patrimonio di lavoro e di eccellenze che e' riconosciuto nel mondo".
E, continua Bagnasco, "c'e' da far si', cosa non scontata, che i sacrifici che si vanno compiendo non abbiano a rivelarsi inutili". Dunque, spiega, "occorre superare il risentimento che qua e la' affiora". "Chi non sapeva - si chiede il cardinale di Genova - che si andavano perpetuando a molti livelli squilibri che apparivano oltre ogni misura e quindi erano avvertiti come inaccettabili? Come si puo' ritenere fisiologica la condizione di giovani ultratrentenni che vivono a carico dei genitori o dei nonni?".

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GIUSTIZIA: BAGNASCO, URGENTE PIANO CARCERI DEGNO PAESE CIVILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"La necessita' di approntare un piano carceri che sia degno di un Paese della nostra tradizione giuridica e umanistica" e' stata ricordata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione letta questo pomeriggio al Consiglio Episcopale Permanente. Si tratta di un tema, ha spiegato, che "proprio nella nostra veste di Pastori ci permettiamo di sottolineare, fra le molte istanze".
Per il presidente dei vescovi italiani, "anche un solo suicidio, che avvenga per le condizioni disumane cui sono soggetti i carcerati, e' di troppo". "Non e' vero, e non si puo' pensare - ha scandito il cardinale - che quelle dei carcerati siano vite a perdere". "Se un pensiero simile dovesse albergare nella coscienza di un solo cittadino sarebbe - ha concluso - una sconfitta per tutti".

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ICI: BAGNASCO, CEI NON COPRIRA' AUTO-ESENZIONI IMPROPRIE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

La Chiesa Italiana "non puo' e non deve coprire auto-esenzioni improprie". Lo afferma il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che ha parlato della questione Ici nella prolusione letta oggi pomeriggio al Consiglio Episcopale Permanente. Secondo il porporato, "evadere le tasse e' peccato" e "per un soggetto religioso questo e' addirittura motivo di scandalo". Ed in ogni caso, "il bene va fatto bene, senza ostentazioni o secondi fini, senza cercare alibi, auto-remunerazioni o auto-esenzioni, nell'umile esemplarita' della propria esistenza e con la trasparenza delle opere".

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ICI: BAGNASCO: NON CHIEDIAMO PRIVILEGI O REGIMI PARTICOLARI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Per quanto concerne l'Ici, la Chiesa in Italia non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver applicate a se', per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit". Lo chiarisce il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco che, nella prolusione letta oggi pomeriggio in apertura del Consiglio Episcopale Permanente, chiede: "i Comuni vigilino".
E assicura: "noi per la nostra parte lo faremo". Infatti, assicura, "non chiediamo privilegi, ne' che si chiuda un occhio su storture o manchevolezze". Cio' premesso, il presidente della Cei - che evidentemente ritiene regolari la stragrande maggioranza delle esenzioni delle quali godono gli enti ecclesiastici - auspica che non si investano "tempo e risorse in polemiche che - dice - se pur accettiamo in spirito di mortificazione, finiscono per far sorgere sospetti inutili e, in ultima istanza, infirmare il diritto dei poveri di potersi fidare di chi li aiuta".

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BAGNASCO: PARTITI NON RINUNCINO A FARE LA PROPRIA PARTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Non puo' esservi sospensione della responsabilita' della politica, che il Parlamento affida al Governo in ragione del mandato ricevuto dal corpo elettorale". Lo afferma il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco che si e' soffermato sulla nascita del Governo Monti nella prolusione al Consiglio Episcopale Permanente. Gli eletti dal popolo, ricorda Bagnasco. hanno ricevuto un "mandato certo in se' non abdicabile: per questo e' irrinunciabile che i partiti si impegnino per fare in concomitanza la propria parte, in ordine a riforme rinviate per troppo tempo tanto da trovarsi ora in una condizione di emergenza.
Non devono fare gli spettatori, ma devono attivarsi con l'obiettivo anche di riscattarsi, preoccupati veramente solo del bene comune, quasi nell'intento di rifondarsi su pensieri lunghi e alti, lasciando per strada la lotta guerreggiata sotto mentite spoglie, la denigrazione sistematica, le polemiche esasperanti e inconcludenti".
"Naturalmente - rileva il porporato - non tocca a noi vescovi parlare di tempi e modi; a noi pero' spetta ricordare che la conversione a fare bene, a riguadagnare stima e fiducia e' sempre possibile e doverosa. Mai nulla - scandisce - va considerato perso del tutto".

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BAGNASCO: DECLASSAMENTO RATING COLPA INAZIONE DELLA POLITICA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

Davanti alle recenti "sanzioni e bocciature che possono apparire un declassamento, agli occhi del mondo, di noi che mai ci siamo risparmiati per generosita' e universalismo", si impone "un esame di coscienza rigoroso e spassionato". Lo afferma il cardinale Angelo Bagnasco che nelle prolusione al Consiglio Episcopale Permanente ha fatto cenno alle bocciature ricevute dalle agenzie di rating esortando a "scongiurare il rischio di un autolesionismo spesso in agguato specie nei momenti di cambiamento".
"Due spunti -afferma in proposito il porporato - ci sembra meritino una ponderazione proporzionata: anzitutto l'incapacita' provata di pervenire nei tempi normali a riforme effettive, spesso solo annunciate; e quindi l'incapacita', con questo sistema politico, di pervenire in modo sollecito a decisioni difficili allorche' queste si impongono.
Quasi fosse normale, per un paese come l'Italia, non essere in grado di assumere una comunicazione franca con i propri cittadini. E dovesse essere fisiologico puntare su una compagine governativa esterna, perche' provi a sbrogliare la matassa nel frattempo diventata troppo ingarbugliata".

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BAGNASCO: COAGULI SOVRANAZIONALI SOTTOMETTONO LA POLITICA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

Con la crisi economica, sembrano aver preso il sopravvento "coaguli sovrannazionali talmente potenti e senza scrupoli, tali da rendere la politica sempre piu' debole e sottomessa". E cio' avviene mentre "la globalizzazione ha cessato ben presto di porsi come un orizzonte significante e il capitalismo sfrenato sembra ormai dare il meglio di se' non nel risolvere i problemi, ma nel crearli, dissolvendo il proprio storico legame con il lavoro".
Fotografa cosi' la difficile situazione che stiamo attraversando il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, al quale "sembra che i grandi della Terra non riescano ad imbrigliare il fenomeno speculativo; che giochino continuamente di rimessa, sperando ogni volta di scamparla alla meno peggio". "Ma - scandisce aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente - e' un'illusione: prima o poi arriva il proprio turno, e ci si trova in ginocchio come davanti ad un moderno moloch di non decifrabile direzione".
"Il dubbio - spiega il cardinale - e' che si voglia proprio dimostrare ormai l'incompetenza dell'autorita' politica rispetto ai processi economici, come se una tecnocrazia transnazionale anonima dovesse prevalere sulle forme della democrazia fino a qui conosciuta, e dove la sovranita' dei cittadini e' ormai usurpata dall'imperiosita' del mercato".
Per superare l'attuale crisi economica internazionale, "la politica dovrebbe essere decisiva, se la speculazione non avesse deciso di tagliarla fuori e renderla irrilevante, e quasi inutile", osserva il cardinale Bagnasco, per il quale questa vanificazione della politica "e' quel che sembra accadere sotto gli occhi attoniti della gente".
"Quando il criterio e' il guadagno piu' alto e facile possibile e nel tempo piu' breve possibile, allora - rileva il cardinale - il profitto non e' piu' giusto, ma diventa scopo a se stesso giocando sulla vita degli uomini e dei popoli". "Al di la' di ogni ventata antipolitica, va detto - scandisce il presidente della Cei - che la politica e' assolutamente necessaria, e deve mettersi in grado di regolare la finanza perche' sia a servizio del bene generale e non della speculazione. Non e' possibile vivere fluttuando ogni giorno nella stretta di mani invisibili e ferree, voluttuose di spadroneggiare sul mondo".

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EUTANASIA: BAGNASCO, CULTURA CHE AMMORBA CIVILTA' EUROPEA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Occorre lucidamente contrastare l'idea che per i malati terminali le cure vadano centellinate". Lo chiede il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. "Sarebbe - spiega il porporato aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente - uno spreco non di risorse ma di retorica sui diritti fondamentali dell'uomo, una sorta di prova della verita' circa la tendenza eutanasica che ammorba la civilta' europea".

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BAGNASCO: ARGINARE LA PIAGA DEL GIOCO D'AZZARDO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"E' necessario arginare la piaga del gioco d'azzardo".
Lo afferma il presidente dei vewscovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco che denuncia - nella prolusione letta questo pomeriggio in apertura del Consiglio Episcopale Permanente - i danni causati da questa "fuga disperata da una realta' ritenuta ingrata, o quale seducente sirena di vita facile", che poi sempre "si rivela come abbrutente dipendenza che deforma l'umano dell'uomo, e sconquassa le famiglie". "Sono - osserva Bagnasco - le malattie nuove di una post-modernita' infragilita dalle proprie ossessioni prima ancora che dai deficit di bilancio".

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BAGNASCO: IN SANITA' E ASSISTENZA CHIESA ITALIANA FA LA SUA PARTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

E' anche grazie alla "capillare, assidua e responsabile presenza" della Chiesa nei settori dell'assistenza e della sanita' se "nonostante il taglio di due terzi delle risorse nazionali verificatosi nell'arco degli ultimi tre anni, il sistema non e' collassato". Lo afferma il cardinale Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente. Secondo il presidente della Cei "e' in atto una ritessitura che mette in rete tutte le buone risorse per offrire risposte non episodiche ne' casuali, ma organiche e continuative".
"Una recente mappatura - rileva Bagnasco - parla di quattrocentoventimila operatori attivi in oltre quattordicimila servizi sociali e sanitari di ispirazione cristiana operanti con continuita' e stabilita' organizzativa sul territorio del Paese.
Il 62,3 per cento di questi centri svolge attivita' socio-sanitaria e sociale non residenziale, mentre il 31,2 per cento attua forme di assistenza residenziale. Oltre il 27,5 per cento di questi servizi e' promosso da parrocchie, il 19 per cento da realta' diocesane, il 18,1 per cento da associazioni di fedeli, il 13,1 per cento da istituti di vita consacrata o societa' di vita apostolica".
La tipologia di questi servizi e' abbastanza varia: "c'e' - elenca il porporato - la formula delle Tavole amiche, ossia le mense gratuite, i centri di ascolto con annessi sportelli per viveri, vestiario e pernottamenti; c'e' la formula collaudata dal Banco alimentare e va diffondendosi quella del Banco farmaceutico, con esperienze di punti di riferimento a disposizione dei senza dimora che abbiano bisogno di prestazioni mediche urgenti o comunque interventi di tipo gratuito e volontario".
"Ci sono - continua Bagnasco - le molteplici iniziative basate sul micro-credito per prestiti emergenziali che raccordano le improrogabili esigenze delle famiglie con la mancanza di lavoro; gli sportelli per l'emergenza casa, con offerte che sopperiscano la cronica mancanza di abitazioni; i fondi anti-usura nonche' forme di "adozioni" temporanee rivolte a nuclei in difficolta'". Nella sua prolusione, il presidente della Cei ricorda anche lo strumento del "Prestito della speranza" per soccorrere famiglie all'ultimo stadio di autonomia, per aiutarle a traghettarsi fuori dall'emergenza, che, dice, "sta andando a pieno regime, senza peraltro che si smetta quell'aiuto immediato e informale, rivolto a quanti bussano alla porta di una canonica o di un istituto religioso o di un'abitazione normale". "Insomma - conclude - un fiorire di iniziative, anche non codificate o registrate" il cui "criterio e' quello classico dell'ascoltare, osservare e discernere che sta guidando la nostra Caritas nei suoi primi, onoratissimi quarant'anni di vita".

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NAVE AFFONDATA: BAGNASCO, NON SONO MANCATI CORAGGIO E ALTRUISMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen.

"Come sempre in circostanze di grave difficolta', si sprigiona nei piu' un mare di dedizione, coraggio, altruismo". Lo rileva il presidente della Cei Angelo Bagnasco, parlando del disastro del Giglio nella prolusione al Consiglio Episcopale Permanente.
"Come pastori e come cittadini, esprimiamo - dice il porporato - il nostro profondo dolore e cordoglio per le vittime della recente sciagura della nave Concordia, l'apprensione fiduciosa per i dispersi, e la nostra vicinanza a quanti hanno vissuto ore di terrore e di pericolo. Per tutti preghiamo perche' la consolazione e la forza di Dio raggiungano ogni cuore".

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