PAPA: NEI CONFRONTI DI DIO TUTTI FIGLI, CON UN RAPPORTO PERSONALE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 gen.
"Dio è Padre in modo singolare di ogni essere umano: ha con lui o con lei una relazione unica, personale. Nei confronti di Dio siamo tutti figli".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo nel breve discorso pronunciato oggi prima dell'Angelus. "Ognuno di noi - ha detto sottolineando di aver presieduto nella Sistina la liturgia per il battesimo di 16 neonati - e' voluto, e' amato da Dio".
E "in questa relazione con Dio noi possiamo diventare cio' che siamo mediante la fede, mediante un 'si'' profondo e personale a Dio come origine e fondamento della mia esistenza", accogliendo "la vita come dono del Padre che e' nei Cieli, un Genitore che non vedo ma in cui credo e che sento nel profondo del cuore essere il Padre mio e di tutti i miei fratelli in umanita', un Padre immensamente buono e fedele".
Per comprendere la paternita' di Dio, ha suggerito ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l'appuntamento mariano, "partiamo dal nostro essere semplicemente figli: questa e' la condizione fondamentale che ci accomuna tutti. Non tutti siamo genitori, ma tutti sicuramente siamo figli".
"Venire al mondo - ha osservato il Pontefice - non e' mai una scelta, non ci viene chiesto prima se vogliamo nascere. Ma durante la vita, possiamo maturare un atteggiamento libero nei confronti della vita stessa: possiamo accoglierla come un dono e, in un certo senso, diventare' cio' che già siamo: diventare figli".
Per Papa Ratzinger, "questo passaggio segna una svolta di maturita' nel nostro essere e nel rapporto con i nostri genitori, che si riempie di riconoscenza". "E' un passaggio che ci rende anche capaci di essere a nostra volta genitori non biologicamente, ma moralmente", ha spiegato rilevando che "il senso del sacramento del Battesimo e' una nuova nascita, che avviene grazie allo Spirito Santo nel grembo della Chiesa".
"Nessuno - ha aggiunto a braccio - puo' diventare cristiano da solo".
"Rinnoviamo percio' - ha suggerito ai fedeli- la gioia di essere figli: come uomini e come cristiani, nati dall'amore di un padre e di una madre, e rinati dall'amore di Dio, mediante il Battesimo".
Il Pontefice ha poi osservato che l'odierna festa del Battesimo di Gesu' conclude il tempo del Natale. "Rendiamo grazie a Dio - ha invocato infine - per questo grande mistero, che e' fonte di rigenerazione per la Chiesa e per il mondo intero. Dio si e' fatto figlio dell'uomo, perche' l'uomo diventi figlio di Dio".
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