domenica 8 gennaio 2012

Il Papa battezza 16 neonati nella Cappella Sistina: educare è arduo, servono grande fede e coerenza. Il vero educatore non è mai possessivo (Izzo)

PAPA: BATTEZZA 16 NEONATI NELLA CAPPELLA SISTINA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 gen.

Benedetto XVI presiede nella Cappella Sistina una solenne liturgia, nel corso della quale amministrera' il sacramento del battesimo a 16 neonati.
Anche quest'anno nella prima parte del rito, il Pontefice presiede dalla sede alla destra dell'altare e nella seconda sara' rivolto con le spalle ai fedeli essendo l'altare quello posizionato alla parete affrescata da Michelangelo.

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PAPA: EDUCARE E' ARDUO, SERVONO GRANDE FEDE E COERENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 gen.

I papa' e le mamme, come anche i padrini e le madrine, debbono vivere essi stessi per primi con consapevolezza e coerenza la fede cristiana che si sono impegnati a trasmettere ai loro bambini portandoli al battesimo.
Benedetto XVI lo ha ricordato nel corso della liturgia battesimale che ha presieduto nella Cappella Sistina per 16 neonati.
"Possiamo dire - ha sottolineato rivolto in particolare ai genitori dei piccoli - che questa e' stata la vostra prima scelta educativa come testimoni della fede verso i vostri figli: la scelta fondamentale". Secondo il Papa, "e' molto importante per i genitori, e anche per i padrini e le madrine, credere fortemente nella presenza e nell'azione dello Spirito Santo, invocarlo e accoglierlo mediante la preghiera e i sacramenti".
Se infatti "educare e' molto impegnativo, a volte arduo per le nostre capacita' umane, sempre limitate, diventa una meravigliosa missione se la si compie in collaborazione con Dio, che e' il primo e vero educatore di ogni uomo".
"I genitori - ha detto - devono dare tanto, ma per poter dare hanno bisogno a loro volta di ricevere, altrimenti si svuotano, si prosciugano". Essi, come anche i sacerdoti, ha ricordato, "non sono la fonte della verita'" ma piuttosto dei "canali".
"Come persone adulte - ha osservato in proposito il Pontefice - ci siamo impegnati ad attingere alle fonti buone, per il bene nostro e di coloro che sono affidati alla nostra responsabilita', in particolare voi, cari genitori, padrini e madrine, per il bene di questi bambini. E le sorgenti della salvezza sono la Parola di Dio e i sacramenti".
"La preghiera e i sacramenti - ha spiegato - ci ottengono quella luce di verita' grazie alla quale possiamo essere al tempo stesso teneri e forti, usare dolcezza e fermezza, tacere e parlare al momento giusto, rimproverare e correggere nella giusta maniera".
"La preghiera - ha continuato Papa Ratzinger - e' la prima condizione per educare, perche' pregando ci mettiamo nella disposizione di lasciare a Dio l'iniziativa, di affidare i figli a Lui, che li conosce prima e meglio di noi, e sa perfettamente qual e' il loro vero bene". "Questo - ha poi concluso - ci e' di grande conforto nell'impegno di educare alla fede, perche' sappiamo che non siamo soli e che la nostra testimonianza e' sostenuta dallo Spirito Santo".

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PAPA: IL VERO EDUCATORE NON E' MAI POSSESSIVO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 gen.

"Il vero educatore non lega le persone a se', non e' possessivo".
Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia pronunciata questa mattina nella Cappella Sistina in occasione del battesimo di 16 neonati.
Ricordando che "la prima e principale educazione avviene attraverso la testimonianza", Benedetto XVI ha sottolineato che il vero educatore "vuole che il figlio, o il discepolo, impari a conoscere la verita', e stabilisca con essa un rapporto personale". "L'educatore - ha spiegato il Papa - compie il suo dovere fino in fondo, non fa mancare la sua presenza attenta e fedele; ma il suo obiettivo e' che l'educando ascolti la voce della verita' parlare al suo cuore e la segua in un cammino personale".

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