Papa/ I vescovi non si accontentano, sopportano anche derisione
Città del Vaticano, 6 gen. (TMNews)
Nei re Magi "possiamo forse cercare - nonostante tutte le differenze nelle vocazioni e nei compiti - indicazioni per il compito dei vescovi": nella messa per l'Epifania il Papa spiega il ruolo episcopale prima di ordinare due nuovi vescovi.
I re magi del racconto evangelico "erano, possiamo dire, uomini di scienza, ma non soltanto nel senso che volevano sapere molte cose: volevano di più. Volevano capire che cosa conta nell'essere uomini". Ancora, "erano persone dal cuore inquieto, che non si accontentavano di ciò che appare ed è consueto. Erano uomini alla ricerca della promessa, alla ricerca di Dio. Ed erano uomini vigilanti, capaci di percepire i segni di Dio, il suo linguaggio sommesso ed insistente. Ma erano anche uomini coraggiosi e insieme umili: possiamo immaginare che dovettero sopportare qualche derisione, perché si incamminarono verso il re dei Giudei, affrontando per questo molta fatica. Per essi non era decisivo ciò che pensava e diceva di loro questo o quello, anche persone influenti ed intelligenti. Per loro contava la verità stessa, non l'opinione degli uomini".
Così, "anche il vescovo deve essere un uomo dal cuore inquieto che non si accontenta delle cose abituali di questo mondo, ma segue l'inquietudine del cuore che lo spinge ad avvicinarsi interiormente sempre di più a Dio, a cercare il suo Volto, a conoscerlo sempre di più, per poterlo amare sempre di più. Anche il vescovo deve essere un uomo dal cuore vigilante che percepisce il linguaggio sommesso di Dio e sa discernere il vero dall'apparente. Anche il vescovo deve essere ricolmo del coraggio dell'umiltà, che non si interroga su che cosa dica di lui l'opinione dominante, bensì trae il suo criterio di misura dalla verità di Dio e per essa s'impegna: 'opportune - importune'. Deve essere capace di precedere e di indicare la strada".
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