martedì 3 gennaio 2012

Il "mea culpa" della Chiesa belga (Galeazzi)

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Tanto di cappello e tutta la mia stima a Mons. Lèonard che, sull'esempio di Papa Benedetto, ha voluto caricarsi di responsabilita' non sue e chiedere perdono a nome della Chiesa per fatti di cui egli non ha alcuna colpa.

1 commento:

mariateresa ha detto...

l'articolo non è dei miei preferiti perchè mette dentro anche fatti lontani nel tempo cuciti insieme con il bostik, so che lo fanno in parecchi, ma a me non piace perchè per mettere insieme tutto si dedicano poche righe per ogni questione e si rischia di semplificare troppo, anzi è sicuro, e, a volte, non si capisce un tubo.
M. Leonard è un grande e pochi avrebbero resistito a quello che ha dovuto sopportare, ingiustamente fino al linciaggio a mezzo stampa.
Leggo le Libre Belgique e so quel che dico.
Mi chiedo ingenuamente come un paese democratico parli nei suoi organi di stampa con lo stesso tono offensivo e contro una sola persona senza mai una voce in disaccordo come avveniva ai tempi di Breznev. Tra l'altro un paese dove la pedofilia, se ricordate, non ha certo riguardato solo la Chiesa ma anche esponenti insospettabili della classe media, professionisti e persino politici.
Che poi alcuni usino l'abominevole questione avvenuta nella Chiesa belga per riproporre la propria logora agenda progressista come se i preti sposati e le donne prete facessero guarire dalla pedofilia, è una cosa che mi fa ribollire il sangue tanto è cretina. Mentre è passata per saggia.
I progressisti nel Belgio hanno chiuso. E se pensano di riguadagnare terreno suonando il violino ai media, stanno freschi.