lunedì 9 gennaio 2012

Duro attacco di Repubblica allo Ior

Clicca qui per leggere l'inchiesta.
Benedetto XVI ha varato importantissime norme antiriciclaggio. Ad altri "uffici" della Santa Sede spetta rispettarle e farle rispettare. Agli stessi uffici, non al Papa e di certo non a noi, spetta rispondere alle accuse mosse da Repubblica.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Puzza di vecchiume questo "duro attacco". E in effetti parla di faccende ormai stravecchie e mai risolte, chissà perché, un po' come la faccenda Maciel. Non diamo spazio allo sporco gioco di repubblica l'espresso.
Alessia

Raffaella ha detto...

Esatto!
Per questo sarebbe auspicabile una bella risposta con tutte le novita' introdotte da Papa Benedetto.
Temo pero' che, come sempre, resteremo a bocca asciutta.
La curia, che tanto ha avuto, tanto dovrebbe dare...
:-)
R.

Anonimo ha detto...

Disgraziatamente questi "infortuni" appartengono a un periodo tabù della storia della Chiesa che, evidentemente, vede alcuni protagonisti ancora viventi e altri intoccabili.
Alessia

Anonimo ha detto...

non solo la curia,ma anche i mezzi di informazione di cui dispongono,giornali e tv,che invece fanno inutili divertissements e articoli tuttonientologi,riservando all'operato del papa poche righe e gli ultimi secondi dei tg,una vera indecenza!

Anonimo ha detto...

Adesso che non c'è più Berlusconi i prodi giornalisti di Repubblica consegnano i compitini già pronti sul duo Bertone-Benedetto. Maltese, ora che sembra che sull'Ici si sia raggiunto un accordo difficilmente attaccabile, deve cambiare musica sviolinando sul primo ministro illuminatore, ma così i lettori s'annoiano. Eufemia