Comunicato sull’Anno della fede: i cristiani siano testimoni credibili e gioiosi dell'incontro con Gesù
Verrà pubblicata sabato 7 gennaio una Nota della Congregazione per la Dottrina della fede con indicazioni pastorali per l’Anno della Fede, voluto dal Papa, che prenderà il via l’11 ottobre prossimo per concludersi il 24 novembre del 2013.
Oggi, intanto, è stato diffuso un comunicato che anticipa gli aspetti principali del documento. Viene ribadito come questo Anno, indetto con la Lettera Apostolica “Porta fidei” rappresenti una grande occasione di rinnovato incontro con Gesù Cristo. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Con l’Anno della Fede, Benedetto XVI vuole mettere al centro dell’attenzione della Chiesa “l’incontro con Gesù Cristo e la bellezza della fede in Lui”. E’ quanto si legge nel comunicato sulla Nota per l’Anno della Fede. Un documento che offre delle “indicazioni pastorali” a quattro livelli: Chiesa universale, conferenze episcopali, diocesi e infine parrocchie, comunità e movimenti. L’inizio dell’Anno della Fede, viene sottolineato, coincide con due importanti anniversari: il 50.mo dell’apertura del Concilio Vaticano II e il 20.mo della promulgazione del Catechismo della Chiesa cattolica. Si rammenta dunque che, sin dall’inizio del suo Pontificato, Benedetto XVI si è impegnato per “una corretta comprensione del Concilio”, promuovendo quella che lui stesso ha denominato “l’ermeneutica della riforma”, del “rinnovamento nella continuità”. Nell’introduzione della Nota – elaborata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede assieme ad altri dicasteri con il contributo del Comitato per la preparazione dell’Anno della Fede - si osserva, viene ribadito che l’Anno della fede “vuol contribuire ad una rinnovata conversione al Signore”, alla riscoperta della fede, affinché i cristiani siano testimoni “credibili e gioiosi” per quanti sono alla ricerca di Dio.
Le indicazioni pastorali, si legge ancora, hanno l’intento di favorire l’incontro con Gesù attraverso testimoni della fede, sia attraverso la conoscenza sempre maggiore dei suoi contenuti. In particolare, accanto ad una solenne celebrazione del Papa per l’inizio dell’Anno della Fede, vengono auspicate iniziative ecumeniche per favorire il “ristabilimento dell’unità fra tutti i cristiani”. Con tale finalità, avrà luogo una solenne celebrazione ecumenica. A livello delle conferenze episcopali viene incoraggiata la qualità della formazione catechistica. E ancora si auspica un ampio uso dei linguaggi della comunicazione e dell’arte con trasmissioni televisive e radiofoniche, film e pubblicazioni anche a livello popolare, accessibili ad un ampio pubblico. Verrà inoltre realizzato un apposito sito Internet sull’Anno della fede. A livello diocesano, spiega il comunicato, l’Anno viene visto come “rinnovata occasione di dialogo creativo tra fede e ragione” attraverso convegni e simposi. E come tempo favorevole per "celebrazioni penitenziali" in cui chidere perdono a Dio, "specialmente per i peccati contro la fede". A livello parrocchiale, la proposta centrale rimane la celebrazione della fede nella liturgia e in particolare nell’Eucaristia. Proprio per coordinare le varie iniziative promosse dai diversi dicasteri, sarà infine istituita un’apposita segreteria per l’Anno della Fede, presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova evangelizzazione.
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