mercoledì 11 gennaio 2012

Andrew Brown (Guardian) si domanda la ragione di un "certo cortocircuito mediatico". E identifica un responsabile: la Reuters con Philip Pullella...

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alessia. Qui una traduzione.

Certo che tutto e' inutile se il Vaticano tace e non prende provvedimenti contro chi diffonde notizie che non hanno capo ne' coda...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, hai perfettamente centrato il punto! Capisco che non si vogliano smentire certe notizie pubblicate, chessò, dalla Tribuna di Canicattì, perché si rischierebbe in fondo di farle soltanto pubblicità. Ma dalle bestialità targate Reuters (Reuters!, cioè sui monitor di tutti i più importanti media del mondo!) bisognerebbe pur prendere le distanze, o no? Un abbraccio. Angelo

Raffaella ha detto...

Gia'!
Noi possiamo solo segnalare, spingere, pungolare, punzecchiare ma purtroppo tutto e' immobile.
Peccato...
R.

mariateresa ha detto...

Brown è stato una piacevole sorpresa nella sua onestà intellettuale perchè non è certo papista e nemmeno cattolico. Sono compiaciuta.
Ma sono d'accordo con te, è la Sala Stampa che deve richiamare le persone e dire: perchè costruite le agenzie e gli articoli in modo da seminare zizzania? Siete cointeressati ai bidoni? Usate la penna o il badile?Nel secondo caso accomodatevi su una corriera per andare in campagna e lì proseguire l'attività.
Perchè questo sacro timore che lascia passare tutto, anche il buano?

Anonimo ha detto...

Secondo voi i giovani socialisti francesi che criticano il Papa, come segnalato da Alberto, l'hanno letto il discorso o si sono basati
su Philip Pullella, non nuovo a interpretazioni a capocchia sua.
Intanto , la sala stampa vaticana latita. Come sempre, dannazione!
Alessia

Anonimo ha detto...

Un giorno o l'altro ci penserà Nostro Signore a dare una bella scrollata a questi ignavi.
Alessia