domenica 4 novembre 2012

Pellegrinaggio "Una cum Papa nostro": telegramma del card. Bertone a nome del Papa


Pellegrinaggio "straordinario" Una cum Papa nostro" : la traduzione del messaggio del Papa

Riceviamo e con profonda gratitudine pubblichiamo:

À l’occasion du pèlerinage international organisé à Rome pour le 5ème anniversaire du Motu Proprio Summorum Pontificum, Sa Sainteté le Pape Benoit XVI adresse son cordial salut à tous les partecipants, les assurant de sa prère fervente. 
Par ce Motu Proprio, le Saint-Père a souhaité rèpondre à l’attente des fidèles attachés aux formes liturgiques précédentes. En effet, comme il l’a écrit dans sa Lettre aux éveques pour présenter le Motu Proprio, il est bon de conserver les richesses qui ont grandi dans la foi et dans la prière de l’Église et de leur donner leur juste place, tout en reconnaisant pleinement la valeur et la sainteté de la forme ordinaire du rite romain. En cette Année de la Foi, promulguée alors que l’Église célèbre le cinquantième anniversaire de l’ouverture du Concile Vatican II, le Saint-Père invite tous les fidèles à manifester de manière particulière leur unité dans la foi ; ainsi seront-ils des artisans efficaces de la nouvelle évangélisation. Confiant tous les participants au pèlerinage de Rome à l’intercession maternelle de la Vierge Marie, le Saint-Père leur adresse du grand coeur la Bénédiction Apostolique.

+Cardinal Tarcisio Bertone

Secrétaire d’État de Sa Sainteté

La persona che mi ha fatto pervenire in forma anonima il testo del telegramma (grazie di cuore!) mi prega di precisare che si tratta di un testo scritto dal Segretario di Stato a nome del Papa e che e' probabilmente questa la ragione per cui i media cattolici non lo hanno riportato (fa eccezione Avvenire, come ci ha segnalato Luisa).
Il telegramma è in francese presumibilmente perché il cappellano del pellegrinaggio è l'abbé Claude Barthe.
R.

8 commenti:

Miserere ha detto...

Adesso siamo a posto grazie all'anonimo che ha inviato il testo, a Luisa che ha segnalato le notizie ed a te, Raffa, che credo sia l'unica che abbia finora pubblicato il testo del telegramma. Questo pellegrinaggio e' stato per me molto toccante! Arrivare a San Pietro, gente di tante lingue, unite nella preghiera e nei canti, sotto una lingua comune: il latino!

Raffaella ha detto...

Grazie a te :-)
R.

Anonimo ha detto...

Grazie del preciozo documento. Ma non è di aiuto: "leur donner leur juste place" non è di grande significazione... e il plurale "leur" è strano.

Anonimo ha detto...

Non siate così critici,si tratta di un semplice messaggio di routine che esce dalla segreteria di stato a nome del papa,come tanti telegrammi ufficiosi,non l'ha scritto il papa e nemmeno B ertone,ma un qualsiasi segretario d'ufficio.Intanto tutti dovrebbero essere grati al Santo Padre per il Summorum Pontificum che tanto gli è costato in critiche feroci,ora è liberalizzato l'uso del latino senza dover chiedere permessi speciali da vescovi che la vedono in tutt'altra maniera e vediamola dal lato positivo e ringraziamo Dio per il dono di questo grande papa!Chi scrive fa parte di un gruppo tradizionalista che ha la sua messa in latino ogni domenica ed anche il vescovo la viene a celebrare volentieri quando può,evitiamo polemiche laddove non ve n'è bisogno,sursum corda!

Anonimo ha detto...

Anonimo, questo non è un documento, ma un messaggio di paterna e affettuosa sollecitudine del Santo Padre nei confronti di gruppi di fedeli tradizionalisti da tutto il mondo, che si rifanno alle linee del MP Summorum Pontificum, convenuti a Roma per festeggiarne il quinto felice anniversario.

Anonimo ha detto...

Scrivere "non è di aiuto" non significa critica. Significa realtà: questo "documento" non serve quasi a niente ; il suo vocabulatrio è tipicamente tecnocratico: adesso la critic c'è. La nuova evangelisazione non sara cosi, spero!

Anonimo ha detto...

Insomma, non va mai bene nulla. Critichi un linguaggio che ritieni scritto in diplomatichese, ma cosa ti saresti apettato visto che non si è trattato di uno scritto vergato in prima persona dal Papa, scusa? Cosa c'entra poi la nuova evangelizzazione che è tutt'altra cosa? Ho letto che alcuni tradizionalisti, quelli più affini ai lefebvriani, hanno criticato questo pellegrinaggio. Tu c'eri? Mi pare che chi ha partecipato sia stato soddisfatto.
Alessia

Anonimo ha detto...

Non ero: nell'obeddienza seguo la liturgia attuale della Chiesa. Ho lavorato durante anni nella Curia Romana: so che quel tipo di "documento" non dice mai niente di importante e è molto soperficiale. Per questo spero altra cosa per la nuova evangelizazione. Se continuamo cosi, le chiese saranno ancora più vuote.