“Oggi si avverte un gran bisogno di ‘ecologia’ linguistica, di ritorno alla proprietà di linguaggio, ma non si può pretendere che tutti studino il latino. La causa del latino è giusta, ma spesso incontra avvocati sbagliati che vorrebbero far rivivere questa ‘lingua morta’ ovunque, rischiando di esporsi all’anacronismo se non al ridicolo. Occorre piuttosto capire come recuperare il respiro del latino e della cultura che gli è sottesa, e come capitalizzarne al meglio l’eredità”. Così Ivano Dionigi, insigne latinista e attuale rettore dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, in un’intervista al Sir sulla Pontificia Academia Latinitatis (Pontificia Accademia di Latinità) istituita da Benedetto XVI lo scorso 10 novembre. Dionigi è stato nominato alla guida della neonata Accademia, che verrà presentata ufficialmente domani a Roma. Per Dionigi, “la sfida da raccogliere è quella di dimostrare la ‘utilità’ del latino malgrado la sua apparente ‘non utilità’. Un cammino tutto in salita, da intraprendere e percorrere con pazienza, umiltà e determinazione”.
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