venerdì 9 novembre 2012

Osservatore: per i Cattolici ruolo sentinelle a difesa della vita (Izzo)

OSSERVATORE: PER CATTOLICI RUOLO SENTINELLE A DIFESA VITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 nov. 

Difendendo la vita e i valori della famiglia fondata sul matrimonio uomo-donna dall'aggressione di legislazioni permissive riguardanti l'aborto, il fine-vita e le coppie omosessuali, "i cattolici stanno svolgendo oggi un ruolo fondamentale di sentinelle della liberta' religiosa e di pensiero. Sono gli unici infatti ad avere il coraggio e la forza di opporsi a un'ideologia, fondata sul politicamente corretto, che sta invadendo ogni cultura del mondo, grazie anche all'appoggio che ottiene dalle Nazioni Unite". 
Lo scrive oggi l'Osservatore Romano in un editoriale a firma di Lucetta Scaraffia, docente di storia contemporanea alla Sapienza e consultore del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Meriti, lamenta il giornale del Papa, che tuttavia non vengono sempre riconosciuti, anche se davanti ai guasti portati in questi anni dalle leggi contrarie ai principi dell'etica, specialmente all'istituto familiare, sono "sempre di piu'" gli esponenti di culture laiche che nel dibattito pubblico e sui giornali esprimono posizioni analoghe a quelle della Chiesa.
In Francia, ad esempio, "il dibattito e' aperto, e non e' solo la Chiesa ad avanzare dubbi e contrarieta'" riguardo al matrimonio omosessuale: "lo hanno fatto apertamente filosofi, psicanalisti e giuristi, oltre che politici di tutti gli schieramenti".
"Prima di realizzare questa rivoluzione antropologica, le cui conseguenze non sono misurabili chiedono - rileva la Scaraffia - riflettiamo ancora, discutiamo". Diverso l'atteggiamento di istanze internazionali che si rivelano ostili alle posizioni della Chiesa. Cosi', rimarca l'articolo, "alla fine di ottobre, in una riunione consultiva di Onu Mujeres si e' imputato alla Chiesa Cattolica il rallentamento della liberazione femminile che, per molte responsabili delle Nazioni Unite, si identifica con i 'diritti riproduttivi" o, per dirla piu' chiaramente, con l'aborto". Per il quotidiano vaticano, si tratta in questo caso di "un pericoloso appiattimento del femminismo, una riduzione della donna al suo corpo e al suo destino biologico, oltre che un peccato contro la vita". A livello internazionale, segnala il giornale diretto da Giovanni Maria Vian, di fatto "la Chiesa e' l'unica istituzione a far presente che, se e' indubbiamente ingiusto perseguitare gli omosessuali, opporsi al matrimonio fra persone dello stesso sesso non costituisce un atto offensivo, ma un punto di vista che deve essere rispettato. E cosi' l'opposizione all'aborto". "Non si tratta - ricorda l'editoriale - di un attacco ai Diritti dell'uomo, ma della difesa di una struttura sociale la famiglia eterosessualeche ha costituito il fondamento, fino a oggi, di tutte le societa' umane". Di fatto, dunque, "la Chiesa viene cosi' a presentarsi come l'unico sguardo critico sulla modernita', l'unico freno alla disgregazione della struttura antropologica su cui si e' fondata la societa' umana. L'unica istituzione, cioe', che ha il coraggio - conclude la professoressa Scaraffia - di rimanere fedele alla verita', di rifiutarsi di oscurare con il velo dell'ideologia una lampante realta' naturale, perche' la sua grandezza consiste nel rifiuto di ingannare gli esseri umani". 

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