giovedì 18 ottobre 2012

Unificati Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e Pontificio Consiglio della Cultura


Unificati Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e Pontificio Consiglio della Cultura 

Dal prossimo 3 novembre la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa verrà unita al Pontificio Consiglio della Cultura. E’ quanto ha deciso il Papa con il Motu Proprio “Pulchritudinis fidei” del 30 luglio 2012, il cui testo è pubblicato nel fascicolo di agosto degli Acta Apostolicae Sedis. Una nota storica del Dicastero vaticano per la cultura spiega il contesto e gli obiettivi di questa unificazione.

Giovanni Paolo II aveva creato due Organismi, la cui finalità specifica consisteva nel dialogo con le culture e con le arti, e la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale generato dalla fede cristiana. Il Pontificio Consiglio della Cultura venne creato il 20 maggio del 1982; poi, nel 1993, si giunse alla fusione con il Pontificio Consiglio per il Dialogo con i Non Credenti, così che il Dicastero della Cultura assumeva anche la finalità del dialogo con il mondo della non credenza. 

La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa è stata creata da Giovanni Paolo II nel 1993. In essa confluivano le esperienze maturate precedentemente. Infatti Pio XII aveva istituito, nel 1952, la Commissione Centrale per l’Arte Sacra. Giovanni Paolo II, da parte sua, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus (28 giugno 1988), l’aveva poi trasformata nella Pontificia Commissione per la Conservazione del Patrimonio Artistico e Storico della Chiesa, collegandola alla Congregazione per il Clero. Infine, con il Motu proprio Inde a Pontificatus (25 marzo 1993), lo stesso Giovanni Paolo II, sottolineando l’esigenza di “uno stretto rapporto tra il lavoro di codesto Pontificio Consiglio della Cultura e l’attività a cui è chiamata la Pontificia Commissione per la Conservazione del Patrimonio Artistico e Storico della Chiesa”, ne cambiava la denominazione in Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, collegandola non più alla Congregazione del Clero ma, appunto, al Pontificio Consiglio della Cultura. 

L’unificazione dei due Organismi – spiega la nota - suggella, così un percorso di convergenza, attuato anche negli ordinamenti di molte Nazioni, verso una visione culturale ampia e articolata nella sua organicità e unitarietà, in cui anche lo straordinario patrimonio storico-artistico della Chiesa, prodotto lungo i secoli, con le sue più specifiche esigenze di tutela, conservazione e valorizzazione, riceve una sua più degna collocazione nell’ambito della attività culturali promosse dalla Santa Sede.

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