martedì 30 ottobre 2012

Mons. Mueller: Per un Cristiano il rispetto della religiosità altrui non significa, e non potrebbe significare, una rinuncia alla propria fede, alla propria identità

Vaticano: mons. Mueller, dialogo con religioni ma no rinuncia a verita'

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 29 ott 


''Per un cristiano, pertanto, il rispetto della religiosita' altrui non significa, e non potrebbe significare, una rinuncia alla propria fede, alla propria identita' e alla verita' definitiva ricevuta, tramite la Chiesa, nella Rivelazione di Dio'': lo ha detto questa mattina ad Assisi, durante un incontro promosso dai Frati minori per ricordare la giornata di preghiera per la pace tenutasi ventisei anni fa nella citta' umbra, il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, mons. Gerhard Ludwig Mueller.

''Tale rispetto e il dialogo - ha aggiunto nel suo testo, pubblicato oggi in parte dall'Osservatore Romano - non significano il dissolvimento del proprio credo in una religiosita' generica, fondata sull'assioma della inconoscibilita' di Dio, ne' la riduzione della fede cristiana al livello di un'espressione generica, comune ad altre forme di religiosita'. 
Anzi, la Chiesa puo' proporre un dialogo vero solo a partire della verita' su se stessa.
Sarebbe menzognero nascondere la fede autentica e abbandonare l'unicita' della Rivelazione e della Incarnazione del Figlio di Dio, in nome di un dialogo politically correct''.
Per Mueller, ''la Chiesa cattolica e il Cristianesimo non rifiutano, pertanto, il dialogo con le religioni, proprio perche' dalla fede cristiana proviene un rispetto verso la naturale sensibilita' religiosa degli uomini. 
Il rispetto dovuto alla coscienza -- anche nel caso in cui questa sembra essere nascosta in una religiosita' incapace di discernere i valori morali e di esserne responsabile -- esige un dialogo da compiere con passi lenti, nella paziente attesa dall'apertura della ragione alla pienezza della verita'''.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Chiudono le stalle ora che i buoi sono scappati!Questa semplice frase avreste dovuta dirla quarant'anni fa...invece silenzio,i fedeli hanno capito e vi hanno voltato le spalle.