lunedì 29 ottobre 2012

Sinodo. Il bilancio del card. Erdo: "Evangelizzare, un dovere di tutti i battezzati" (Radio Vaticana)


Sinodo. Il bilancio del card. Erdo: "Evangelizzare, un dovere di tutti i battezzati" 

Testimoniare il Vangelo è un dovere per tutti i battezzati. Così il card. Péter Erdo, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali dell'Europa commenta i lavori del Sinodo sulla nuova evangelizzazione conclusi domenica scorsa in Vaticano. Ascoltiamo il porporato tracciare un bilancio dell’assise al microfono di Paolo Ondarza:

R. - Penso che questo sia stato un Sinodo molto ricco di contenuto. L’evangelizzazione non è soltanto la trasmissione di un contenuto intellettuale - questo sarebbe un’informazione - ma noi dobbiamo essere testimoni. Tutti i fedeli, tutti i singoli battezzati hanno questo dovere. Quindi, evangelizzare non è una cosa facoltativa, compito di una categoria di cristiani, ma è un dovere strettamente connesso con il battesimo stesso.

D. - Quali le frontiere della Chiesa in Europa, per fare nuova evangelizzazione?

R. - Prima di tutto, la nuova evangelizzazione non si riferisce soltanto a questi continenti di antica tradizione cristiana, però ha un significato speciale nel nostro mondo, dove la cultura cristiana, una volta, era quella dominante; oggi in seguito alla secolarizzazione, non è più così. All’interno dell’Europa ci sono delle differenze molto grandi, per esempio tra Paesi come l’Olanda e la Turchia, l’Italia e la Russia e così via. Tuttavia nelle diverse situazioni, troviamo elementi comuni ed uno di questi elementi è sicuramente la grande secolarizzazione. 

D. - Il messaggio del Vangelo, lei ha detto, è scritto, inciso nelle pietre delle città del Vecchio Continente, disegnato e dipinto nelle opere d’arte che le rendono belle e attraenti per i tanti turisti che visitano i Paesi europei…

R. - L’eredità artistica, presente negli edifici che vediamo nelle nostre città, porta ancora il messaggio del Vangelo. Quindi, se noi non annunciamo il Vangelo, cominciano a “gridare le pietre”. Noi siamo chiamati a spiegare “la voce delle pietre”. Dobbiamo conoscere questa nostra eredità e apprezzarla: tante persone lontane dalla Chiesa sanno apprezzare la cultura cristiana pur non avendo una vita di fede. Siamo chiamati ad evangelizzare anche attraverso questi mezzi.

D. - L’evangelizzazione in Europa esce rinnovata da questo Sinodo?

R. - Ne sono convinto, sì. È per questo che preghiamo. 

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