martedì 30 ottobre 2012

Giappone, l’Anno della Fede “va vissuto tornando allo spirito dei martiri” (AsiaNews)


Giappone, l’Anno della Fede “va vissuto tornando allo spirito dei martiri”

I vescovi scrivono a tutte le chiese nipponiche in occasione dell’Anno proclamato da Benedetto XVI: “Moltissime sfide ci accerchiano. Ma rinnovare la nostra fede e rilanciare l’evangelizzazione sono compiti che non possiamo mettere in secondo piano”. 

Tokyo (AsiaNews) 

L'Anno della Fede in Giappone "è una sfida per tutte le Chiese, ma in modo particolare per quella giapponese. Che ha davanti a sé molte sfide che si possono risolvere tornando alla vita nella fede e al sangue dei martiri, fondamento della nostra esistenza". È il senso del messaggio inviato dai vescovi giapponesi a tutte le chiese del Paese in occasione delle celebrazioni relative all'Anno proclamato da Benedetto XVI.
"Fra gli scopi dell'Anno della Fede - si legge nel testo, intitolato 'Le sfide per la Chiesa giapponese' - c'è anche la preparazione per il futuro sviluppo della Chiesa e il rinnovamento della nostra fede, basandosi sulla comprensione del catechismo cattolico. Nel corso di quest'Anno, noi vescovi vorremmo confermare anche il progresso dell'evangelizzazione negli ultimi 50 anni e promuovere il rinnovamento della fede".
"In questo 2012 - continua il testo - la nostra Chiesa commemora il 150mo anniversario della canonizzazione dei 26 Martiri giapponesi e la ripresa delle attività missionarie. Noi non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo lo stesso sangue e la stessa fede di coloro che, 415 anni fa, diedero la vita per la Chiesa in Giappone: come ha sottolineato il beato Giovanni Paolo II durante la sua visita qui nel 1981, la fondazione della Chiesa nipponica è nel sangue stesso dei martiri".
Con queste premesse, scrivono ancora i presuli, "dobbiamo riflettere sulla straordinaria storia di salvezza che Dio ha preparato per il nostro Paese. Allo stesso tempo, rinnoviamo e confermiamo la nostra fede in linea con Benedetto XVI. Per ottenere questi scopi, e promuovere una nuova evangelizzazione, è importante continuare nei nostri sforzi evangelici: leggiamo la Bibbia, preghiamo e condividiamo la nostra fede".
"Il Giappone - conclude il testo - ha davanti a sé molte sfide: i postumi delle grandi tragedie ambientali, la stagnazione economica, il calo delle nascite, i suicidi. Questo nasce in parte anche per un modo di pensare sbagliato, basato sul materialismo e sul vivere solo per il presente. Ascoltando la voce di chi soffre, come cattolici dobbiamo fare il possibile per trovare nuove misure ed espressioni di evangelizzazione per chi vive all'interno e all'esterno della Chiesa".

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