martedì 16 ottobre 2012

Il catechismo unisce la Francia (O.R.)


Una giornata nazionale per riscoprire il testo frutto del concilio Vaticano II

Il catechismo unisce la Francia

Parigi, 15. Collège des Bernardins a Parigi, Domaine Saint-Joseph a Lione, Maison diocésaine du Christ-Roi a Tolosa: tre luoghi a unire il Paese nella celebrazione del Catechismo della Chiesa cattolica, in occasione del ventesimo anniversario della sua promulgazione. Giovedì 18 ottobre la Conferenza dei vescovi di Francia dedicherà una Giornata nazionale all'apertura dell'Anno della fede e alla promozione di questo fondamentale volume, facendone riscoprire «la ricchezza e la bellezza». A organizzare l'evento è la Commissione episcopale per la catechesi e il catecumenato, attraverso l'omonimo Servizio nazionale diretto da padre Luc Mellet: «Ricollocato nel contesto ecclesiale e nella dinamica di fede professata, celebrata, vissuta e pregata da tutta la comunità cristiana, il Catechismo della Chiesa cattolica -- spiega il responsabile -- appare ancora meglio come sostegno importante in un mondo caratterizzato dalla secolarizzazione e dalla grandissima pluralità delle “proposte di senso” all'interno del vasto mercato del religioso».
Da qui la necessità di suscitare un nuovo slancio che si distenda lungo tutto l'Anno della fede e che coinvolga i servizi diocesani di catechesi, catecumenato e formazione dei laici, le cappellanie dell'insegnamento pubblico e privato, l'animazione pastorale della scuola cattolica, e tutti i sacerdoti e i diaconi che esercitino un ruolo di primo piano nella cura dei sacramenti, dal battesimo al matrimonio.
L'apertura della Giornata avverrà contemporaneamente a Parigi, a Lione e a Tolosa dove interverranno, rispettivamente, l'arcivescovo di Rennes, Dol e Saint-Malo, Pierre d'Ornellas, presidente della Commissione episcopale per la catechesi e il catecumenato, il vescovo di Perpignan-Elne, André Marceau, e il vescovo di Aire et Dax, Hervé Gaschignard, entrambi membri del medesimo dicastero. Seguirà un contributo filmato di padre Étienne Michelin, dello «Studium Notre-Dame de Vie» di Venasque, intitolato «Il Catechismo della Chiesa cattolica uno dei frutti più importanti del concilio Vaticano II» (cfr. Porta fidei, 11). Saranno poi Marie-Laetitia Calmeyn, del Collegio dei Bernardini, padre Étienne Guibert, del Seminario «Sant'Ireneo» di Lione, e Marie-Anne Vannier, dell'Università «Paul Verlaine» di Metz, a tenere una conferenza sul tema «Come il Catechismo della Chiesa cattolica dipinge il volto di Cristo?», riprendendo il n. 1717 del testo dedicato alle beatitudini evangeliche. Nel pomeriggio, sempre in contemporanea fra Parigi, Lione e Tolosa, la conferenza di chiusura dal titolo «Come il Catechismo della Chiesa cattolica legge la sacra Scrittura?», suddivisa in tre ateliers dedicati a «Dio, “colui che è”, è verità e amore» (214-221), «Gesù» (430-435) e «La preghiera di lode» (2639-2643). Parteciperanno padre Olivier Artus, dell'Istituto cattolico di Parigi, Martine Mertzweiller, della pastorale diocesana di Lione, Isabelle Carlier, della Scuola «Sant'Ireneo» di Lione, e padre François Daguet, dell'Istituto cattolico di Tolosa.
Sei le edizioni del Catechismo della Chiesa cattolica pubblicate in Francia dal 1992 al 2012, per un totale di 872.600 copie vendute, alle quali devono aggiungersi le cinquemila dell'ultima edizione (Bayard, Cerf, Fleurus-Mame) datata settembre 2012.
Il Catechismo della Chiesa cattolica -- afferma monsignor d'Ornellas -- è «un monumento della fede» perché è il frutto del lavoro di tutta la Chiesa nel suo insieme ed è stato “fabbricato” dai vescovi del mondo intero, e perché «si inscrive nella Tradizione ecclesiale vivente raccogliendone le diverse affermazioni dei Padri della Chiesa, dei santi, dei pontefici e dei concili nel corso di duemila anni di cristianesimo». Tuttavia, il presidente della Commissione episcopale per la catechesi e il catecumenato tiene a sottolineare anche un aspetto profondamente attuale: «Oggi la catechesi si situa fra il primo annuncio di Cristo e l'educazione all'incontro con Cristo di bambini e ragazzi che crescono all'interno di famiglie praticanti le quali, tuttavia, si trovano a vivere la propria fede in un ambiente sociale e scolastico poco incline a sostenerle nella loro esistenza cristiana». È per questo, sottolinea l'arcivescovo di Rennes, che i più piccoli hanno bisogno di «un nutrimento solido», appropriato alla loro età. «Ogni bambino è capace di capire Dio. Questa verità è fondamentale. Vuol dire -- spiega ancora il presule -- che Dio, il quale ci parla, è perfettamente adattato al cuore del bambino e dell'adulto. La catechesi è al servizio di questo incontro armonioso fra il cuore umano e Dio. E il Catechismo della Chiesa cattolica rappresenta uno strumento preziosissimo per meglio servire questo incontro, che noi tutti vogliamo realizzare».

(©L'Osservatore Romano 15-16 ottobre 2012)

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