Papa: Disobbedienza non è rinnovamento, no a sacerdoti donne
"Non è difesa dell'immobilismo o irrigidimento della tradizione"
Città del Vaticano, 5 apr. (TMNews)
"Di recente - ha detto oggi il Papa nella messa crismale - un gruppo di sacerdoti in un Paese europeo ha pubblicato un appello alla disobbedienza, portando al tempo stesso anche esempi concreti di come possa esprimersi questa disobbedienza, che dovrebbe ignorare addirittura decisioni definitive del Magistero - ad esempio nella questione circa l'Ordinazione delle donne, in merito alla quale il beato Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato in maniera irrevocabile che la Chiesa, al riguardo, non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Signore. La disobbedienza è una via per rinnovare la Chiesa? Vogliamo credere agli autori di tale appello, quando affermano di essere mossi dalla sollecitudine per la Chiesa; di essere convinti che si debba affrontare la lentezza delle Istituzioni con mezzi drastici per aprire vie nuove - per riportare la Chiesa all'altezza dell'oggi. Ma la disobbedienza è veramente una via? Si può percepire in questo qualcosa della conformazione a Cristo, che è il presupposto di un vero rinnovamento, o non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?".
"Lasciamoci interrogare ancora una volta", ha detto ancora Ratzinger: "Non è che con tali considerazioni viene, di fatto, difeso l'immobilismo, l'irrigidimento della tradizione? No. Chi guarda alla storia dell'epoca post-conciliare, può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che ha spesso assunto forme inattese in movimenti pieni di vita e che rende quasi tangibili l'inesauribile vivacità della santa Chiesa, la presenza e l'azione efficace dello Spirito Santo. E se guardiamo alle persone, dalle quali sono scaturiti e scaturiscono questi fiumi freschi di vita, vediamo anche che per una nuova fecondità ci vogliono l'essere ricolmi della gioia della fede, la radicalità dell'obbedienza, la dinamica della speranza e la forza dell'amore".
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2 commenti:
D'accordo che "Ecclesia semper reformanda", ma la riforma si fa con pazienza, umiltà e obbedienza, la disobbedienza infatti inevitabilmente distrugge ciò che i disobbedienti si illudono di riformare.
I veri riformatori sono eccelsi personaggi come Francesco d'Assisi, Domenico di Guzman, Caterina da Siena, Teresa d'Avila (giusto per fare alcuni nomi), si prenda esempio da loro, e non da questi preti che con la loro disobbedienza gettano nello scandalo il popolo di Dio e dolorosamente lacerano il corpo mistico di Cristo, che è la sua Chiesa.
Rendiamo grazie a Dio che ci ha donato un così grande Papa.
Ringrazio Iddio per questo grande e santo papa e per il degno successore alla cattedra di S Ambrogio che egli ha scelto per Milano.
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