BAGNASCO: SOCIETA' DEVE RISPETTARE MATRIMONIO E FAMIGLIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 apr.
"La societa' deve partecipare alla vita dei cittadini con rispetto e responsabilita', sia nelle gioie, ad esempio il matrimonio che fonda una nuova famiglia, come nelle difficolta' e nei dolori, ad esempio il lavoro, la casa, la malattia, la morte".
Lo afferma il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, intervenuto questa sera ad una cerimonia all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede. "Il rapporto pero' - sottolinea il porporato - deve essere reciproco, nel senso che il soggetto ha verso la societa' dei diritti e dei doveri e cosi' lo Stato". Per Bagnasco, che e' sembrato qui alludere indirettamente al problema delle coppie di fatto, "non e' ne' coerente ne' corrispondente alla costituzione dell'uomo avere delle pretese nei confronti della societa', e nello stesso tempo tenerla fuori totalmente invocando la privatezza assoluta".
"Una societa' di individui-monadi - spiega il porporato - e' solo un agglomerato, un coacervo di interessi, di sensibilita', di scopi individuali, dove la legge avra' il compito di tenere a bada i privati appetiti, anziche' promuovere il bene comune". "Questo richiede sempre leggi giuste ed eque, ma esige anche un'anima che non dipende dalla norma, ma dal cuore: l'amore", conclude infine Bagnasco per il quale "a stessa Costituzione italiana riconosce laicamente la natura relazionale dell'uomo e le sue conseguenze rispetto alla societa'".
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SANITA': BAGNASCO, TAGLI NON DEBBONO PENALIZZARE I DEBOLI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 apr.
Nell'Italia di oggi "senza dubbio s' impone un uso responsabile delle risorse" destinate all'assistenza sanitaria. Tuttavia risparmi e tagli non debbono penalizzare i piu' deboli.
Lo sottolinea il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, per il quale razionalizzare le spese e' necessario "non solo perche' siamo in periodo di grave crisi"; ma "e' anche evidente che se diventasse decisivo un approccio meramente finanziario alla salute, la societa' perderebbe quel livello di umanita' che deve assolutamente avere per non diventare ingiusta e, peggio, disumana". Risparmi e tagli non possono dunque prescindere dai bisogni reali, con una scelta che "di fatto seleziona la stessa dignita' della vita, lasciando andare alla deriva i piu' deboli e indifesi, che senza dubbio richiedono alla collettivita' un maggiore impegno di risorse". Per Bagnasco - che questa sera ha partecipato all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede alla presentazione della Fondazione "Flyings Angels", cha ha lo scopo di trasferire rapidamente i bambini malati nei vari Ospedali pediatrici, tra i quali l'Istituto "Gaslini" di Genova - quando una societa' s'incammina verso la trascuratezza della vita debole, o peggio verso la sua negazione seppure mascherata con belle parole e nobili intenzioni dichiarate, finisce per non trovare piu' le motivazioni e le energie necessarie per adoperarsi al servizio del vero bene dell'uomo".
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ABORTO: BAGNASCO, SOCIETA' SI INARIDISCE SE NON SI RISPETTA VITA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 apr.
"Se si perde la sensibilita' personale e sociale verso l'accoglienza di una nuova vita, anche altre forme di accoglienza utili alla vita sociale si inaridiscono". E' questo il monito lanciato dal cardinale Angelo Bagnasco nel suo intervento all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, dove ha partecipato alla presentazione della Fondazione "Flyings Angels", che nasce con lo scopo di trasferire rapidamente i bambini malati nei vari Ospedali pediatrici, tra i quali l'Istituto "Gaslini" di Genova. Citando parole di Benedetto XVI, il porporato affronta nel suo intervento il tema dei" valori primi, detti anche non negoziabili". "E' illusorio - spiega - pensare ad un'etica sociale che vorrebbe sostenere l'uomo nell'intero arco della sua esistenza, ma che in realta' lo abbandona nei momenti di maggiore fragilita'. Ogni altro valore necessario al bene della persona, soprattutto se piccola e indifesa, germoglia infatti e prende linfa dai valori fondativi della vita, della famiglia naturale, della liberta' educativa e di religione. La stessa coscienza universale ha ormai acquisito e sancito nelle Carte internazionali una elevata sensibilita' verso i piu' poveri e i piu' deboli della famiglia umana".
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BAGNASCO: GESU' DI NAZARET E' RISPOSTA DI DIO A DOLORE INNOCENTE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 apr.
"Di fronte al bambino sofferente il filo della riflessione sembra spezzarsi, sentiamo salire la ribellione, e la domanda ritorna ad imporsi prepotente e ineludibile: dov'e' Dio?". "Ma - afferma il cardinale Angelo Bagnasco, intervenuto questa sera sul tema del dolore innocente all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede - Dio c'e', non e' lontano. E' accanto e risponde in un modo totalmente divino: dice un' unica parola, compie un unico atto di vicinanza verso la sofferenza universale, il male radicale e i mali che affliggono l'uomo. E' Gesu' di Nazaret!". Quella del dolore innocente, ricorda il porporato, "e' la vicenda emblematica di Giobbe, come di tante anime nella storia fino ai nostri giorni. Essa diventa ancora piu' acuta quando sono gli adulti che fanno soffrire i piccoli; quando addirittura, questa follia di dolore e di morte, viene scientificamente organizzata". Ma Gesu' e' davvero l'unica risposta possibile, con "la sua assoluta prossimita' all'uomo sofferente, fino a diventare nel piccolo una presenza nascosta ma certa, fino a fare del bambino afflitto un 'sacramento' della sua presenza nel mondo". "Dio - assicura Bagnasco - rispetta fino in fondo la liberta' dei figli, fino ad apparire impotente davanti all'uomo che sconvolge il suo originario disegno di bene, di armonia e di gioia. Ma non s'arrende".
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