domenica 29 aprile 2012
Il messaggio del Papa per la 35.ma Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito (Radio Vaticana)
Il messaggio del Papa per la 35.ma Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito
“In ciascuno risuoni forte e chiara la voce dello Spirito Santo che grida “Gesù è il Signore”, così da poter offrire nelle rispettive comunità diocesane e parrocchiali e negli ambienti di vita il servizio di una presenza generosa, di una testimonianza coraggiosa e di un valido contributo alla nuova evangelizzazione”. E’ l’augurio che il Papa rivolge “a tutti i numerosi convenuti” in occasione della 35.ma Convocazione Nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, a 40 anni dagli inizi del Movimento in Italia, in un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone. Nel testo, indirizzato al presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, Benedetto XVI assicura la sua vicinanza spirituale e “mentre invoca a tal fine la celeste intercessione della Beata Vergine Maria”, invia a tutti i partecipanti la sua benedizione apostolica.
Anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha indirizzato un messaggio per l’occasione. “Quest’anno ricorre anche il 40° anniversario della nascita del vostro Movimento in Italia, scrive il porporato, e ciò non può essere che motivo di gioia e di ringraziamento da parte mia e di tutti i Vescovi italiani”. “Di gioia, prosegue, per i frutti spirituali di conversione e di radicamento nella fede, e per la convinta appartenenza ecclesiale, vero sigillo di ogni autentica ispirazione divina” e “di ringraziamento, al Signore innanzitutto, per il dono che sempre fa alla Sua Chiesa di nuovi carismi secondo le necessità di ogni tempo”.
Da oggi, infatti, al prossimo primo maggio, alla Fiera di Rimini, la 35.ma Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità di Rinnovamento dello Spirito Santo. Al centro delle quattro giornate, momenti di preghiera comunitaria, celebrazioni eucaristiche, liturgie penitenziali e confessioni sacramentali. Tanti gli ospiti, tra i quali il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, il presidente del Pontifico Consiglio della Cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi, e padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Su questo importante appuntamento, Federico Piana ha intervistato Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo:
R. – Da 35 anni, a Rimini, subito dopo la Pasqua e nel tempo che va verso la Pentecoste, migliaia di persone si ritrovano per vivere un’esperienza di Chiesa all’insegna della fraternità e della gioia, con intense esperienze spirituali, senza distinzioni di età, di sesso e di ceto. Proprio come le tribù che andavano a Gerusalemme per la grande festa, anche qui si converge ogni anno, a Rimini, per celebrare questo appuntamento così importante. Quest’anno, poi, c’è una ragione in più: ricorre il 40.mo anniversario della nascita del Rinnovamento in Italia ed è convocazione giubilare. Il Santo Padre, attraverso la Penitenzieria Apostolica, ha voluto far giungere anche la notizia che, ai partecipanti, è data l’indulgenza plenaria alle solite condizioni e a tutti coloro che si uniscono spiritualmente – molti ci seguono attraverso la radio, la televisione o Internet – l’indulgenza parziale.
D. – Tema di questa convocazione è “Nello Spirito gridiamo: Gesù è il Signore”. Perché la scelta di questo tema?
R. – Perché c’è necessità di dare a questo annuncio della fede – all’annuncio kerigmatico portante per la nostra fede: “Gesù è il Signore, Gesù è il Salvatore” – una dimensione sociale, esistenziale ed ecclesiale più ampia e più viva. Non è uno slogan dire che Gesù è il Signore. E’ piuttosto un’esperienza che è possibile fare ogni giorno, laddove la Provvidenza ci concede di vivere. Si tratta di un’esperienza profonda della misericordia e della giustizia che Dio ci usa, del modo in cui è implicato e coinvolto nella nostra storia. Dire che è il Signore significa concedergli spazio, autorità, pensare ogni giorno che non siamo soli, anzi: cercare la presenza di Dio e, quindi, il suo lavoro nella nostra vita, nella storia. Gesù è il Signore significa riconoscere che nessun altro potere umano, il potere delle legislazioni, delle economie e dei mercati, ma vorrei dire anche delle mode e dei costumi, può essere superiore al nome di Dio e al potere che viene da Lui. Oggi, dobbiamo riscoprire il potere dell’amore in un tempo che, invece, insegue l’amore del potere.
D. – Accanto a questa Convocazione, ci sono tre incontri per quello che riguarda il "Meeting Baby" per bambini e ragazzi. Direi che si tratta di un avvenimento importante…
R. – E’ una perla preziosa all’interno di questo scrigno, di questo tesoro, che è la Convocazione nazionale. Dal 1999, ormai ogni anno, i bambini delle scuole materne – e poi anche elementari e medie – hanno dei meeting a loro dedicati, che camminano parallelamente alla Convocazione nazionale. Ciò che è interessante è vedere che, all’interno di questi meeting, davvero molto affollati, i bambini sono essi stessi testimoni: sono protagonisti della loro fede, sono educati a trasmettere la fede ed a viverla con i linguaggi e i modi propri di quell’età e del loro stadio di maturità. E’ davvero entusiasmante il loro coinvolgimento e il modo con cui prendono sul serio il Vangelo.
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