Papa: Cuba; flottiglia esiliati per stop repressione
Non sconfineranno in acque isola,promesso spettacolo pirotecnico
(di Patrizia Antonini) (ANSA)
L'AVANA, 27 MAR - Uno spettacolo pirotecnico contro la repressione a Cuba e per dare il benvenuto a papa Benedetto XVI: anche gli esiliati anticastristi vogliono fare la loro parte per la visita di Benedetto XVI. Per questo hanno organizzato una flottiglia di sette barche, con partenza da Key West, estrema punta della Florida, che dal limite delle acque giurisdizionali cubane illuminera' la notte con i colori dei fuochi artificiali (prevarra' di bianco e giallo, in onore della bandiera Vaticana), nell'iniziativa ''Luci per la liberta'''.
In occasione dello spettacolo pirotecnico, previsto per le 19 ora locale, e' stato organizzato anche un coordinamento con i dissidenti dell'isola, che cercheranno di raggiungere il Malecon, il lungomare dell'Avana - polizia permettendo - con torce e candele, in una sorta di simbolico abbraccio.
Ma il programma degli oppositori non si limita a questo: domattina dopo aver seguito la messa, che il pontefice celebrera' in piazza della Rivoluzione da uno schermo gigante montato su una delle imbarcazioni, invieranno un saluto ai loro compatrioti, riflettendo la luce del sole su grandi specchi e lanceranno centinaia di fiori in mare in ricordo ''delle persone uccise dal regime cubano'', e per ricordare tutti i ''boat people'' morti nel tentativo di raggiungere la Florida, secondo quanto spiega Ramon Saul Sanchez, presidente del Movimiento Democracia e promotore della flottiglia.
''Anche noi esiliati vogliamo offrire il benvenuto al papa. Siamo convinti che questa visita sia un bene per il Paese - afferma Sanchez -. Ma vogliamo anche far arrivare al pontefice il nostro stato d'animo per la situazione dei diritti umani, le botte prese dalle Damas de Blanco e l'assassinio di dissidenti pacifici. Il papa va a Cuba, un Paese oppresso che vuole essere libero, e che vuole il rispetto dei diritti umani''.
Il 9 dicembre un'altra flottiglia del Movimiento Democracia aveva dato uno spettacolo pirotecnico di fronte al Malecon, ma un massiccio schieramento di militari aveva impedito che i cubani si avvicinassero al lungomare. Tra quelli che partecipano all'iniziativa, anche Carmelo Diaz Fernandez, uno dei 75 dissidenti arrestati nell'ondata repressiva del 2003, comunemente ricordata come la Primavera nera di Cuba.
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