sabato 4 febbraio 2012

Caso Viganò, Governatorato: amarezza per accuse infondate. Ribadito impegno di trasparenza e rigore. Inchiesta sui conti, non microspie (Izzo)

VATICANO: GOVERNATORATO, AMAREZZA PER ACCUSE INFONDATE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 feb.

Esprimendo "grande amarezza" per "la pubblicazione abusiva delle due lettere dell'arcivescovo Carlo Maria Vigano', la prima indirizzata al Santo Padre in data 27 marzo 2011, la seconda al Cardinale Segretario di Stato in data 8 maggio" il Governatorato dello Stato Citta' del Vaticano definisce oggi "le asserzioni, in esse contenute, frutto di valutazioni erronee" o basate "su timori non suffragati da prove, anzi apertamente contraddetti dalle principali personalita' invocate come testimoni".
Il comunicato, che riconosce come "le parole scritte dall'attuale nunzio negli Stati Uniti non possano non causare l'impressione che il Governatorato dello Stato della Citta' del Vaticano, invece di essere uno strumento di governo responsabile, sia in balia di forze oscure" e' firmato congiuntamente dall'ex presidente, cardinale Giovanni Lajolo (che l'altro giorno era stato ricevuto in udienza privata dal Papa), dall'ex vicesegretario generale, il vescovo Giorgio Corbellini, ma anche dall'attuale presidente, il neo cardinale Giuseppe Bertello e dall'attuale segretario generale, il vescovo Giuseppe Sciacca, gia' giudice della Rota Romana.
"Senza entrare nel merito delle singole affermazioni" dell'ex segretario generale, la Presidenza del Governatorato ritiene tuttavia, spiega la nota, "di dover attirare l'attenzione sul fatto che i bilanci preventivo e consuntivo del Governatorato, dopo essere stati approvati dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Citta' del Vaticano, vengono regolarmente sottoposti
alla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, la quale li esamina nei propri uffici e li fa esaminare anche dal suo collegio di Revisori Internazionali". "La Prefettura stessa - rileva il testo diffuso oggi - ha, del resto,
la possibilita' di esaminare in ogni momento, senza preavviso, la documentazione di tutti gli
Uffici del Governatorato nello stesso iter della sua produzione".
Una altro elemento di "sicuro giudizio" e' rappresentato inoltre, si legge nella nota, dal fatto che notoriamente "gli investimenti finanziari del Governatorato, affidati a gestori esterni, subirono rilevanti perdite durante la grande crisi internazionale del 2008" e in conseguenza di cio' "secondo criteri contabili stabiliti dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede in aderenza ai criteri stabiliti in Italia, dette perdite vennero distribuite anche sull'esercizio del 2009".
E' per questo, spiegano i firmatari, che si arrivo' a "un passivo per euro 7.815.000" mentre "a prescindere dalle perdite finanziarie, la gestione economico-funzionale del Governatorato resto' in attivo".
Del resto "il passaggio dal risultato negativo al risultato positivo (finale) per euro 21.043.000 del 2010 fu dovuto principalmente a due fattori: alla gestione degli investimenti finanziari del Governatorato, affidata dal Cardinale Presidente all’APSA Sezione Straordinaria nel 2009, e, in misura ancor maggiore, agli eccellenti risultati dei Musei Vaticani".
Quanto agli appalti per nuove opere di un certo rilievo - come per esempio il restauro in corso del Colonnato di Piazza S. Pietro o la costruzione della fontana di S. Giuseppe, essi, ricorda il testo, "vengono assegnati con regolare gara e dopo esame da parte di una commissione ad hoc , istituita di volta in volta dal Cardinale Presidente.
Per i lavori di non grande entita' la Direzione dei Servizi Tecnici si avvale del proprio personale o anche di ditte esterne qualificate, ben conosciute, sulla base di prezziari in uso in Italia".
Dunque, "la Presidenza del Governatorato dello Stato Citta' del Vaticano esprime piena fiducia e stima agli illustri membri del Comitato Finanza e Gestione" (accusati dall'attuale nunzio a Washington di perseguire invece i propri interessi) e li ringrazia "per il prezioso contributo da loro prestato con riconosciuta professionalita' e non poco dispendio di tempo, senza alcun onere per il Governatorato, confidando di poter continuare ad avvalersi del loro consiglio anche in futuro".

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VATICANO: GOVERNATORATO RIBADISCE IMPEGNO TRASPARENZA E RIGORE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 feb.

La nota diffusa oggi dal Governatorato della Citta' del Vaticano in risposta alle accuse contenute nelle lettere dell'ex segretario del dicastero e attuale nunzio a Washington, monsignor Carlo Maria Vigano', "ribadisce che la
trasparenza e il rigore, lodevolmente perseguiti dalla precedente presidenza, con pari impegno e altrettanta serenita', sono perseguiti anche dagli attuali Superiori".
"Il Governatorato tutto, Presidenza, Direttori, Capi Ufficio, impiegati e lavoratori, desidera riaffermare - si legge nel testo - la comune ferma volonta' di continuare ad impiegare tutte le forze nel servire, con fedelta' ed integrita' totale, il Sommo Pontefice, nella consapevolezza del grande onore e della grande responsabilita', che esso ha nell'essere al servizio del Papa".
Nella nota, la Presidenza del Governatorato "conferma altresi' la sua piena fiducia nelle Direzioni e nei vari Collaboratori, essendosi rivelati infondati dopo accurato esame, sospetti e accuse".
Il comunicato sottolinea inoltre che "la Presidenza e' ben consapevole del fatto che la gestione del Governatorato, seppur gia' ben ordinata e proficua, puo' essere ulteriormente perfezionata in conformita' alle raccomandazioni espresse dalla Societa' di Gestione McKinsey, incaricata nel 2009 dal Cardinale Presidente su proposta del Comitato Finanza e Gestione".
"L'attuazione delle proposte migliorative avanzate dalla McKinsey, gia' da tempo avviata, sara' proseguita - assicura - nello stesso spirito, e si ribadisce che la trasparenza e il rigore, lodevolmente perseguiti dalla precedente Presidenza, con pari impegno e altrettanta serenita', sono perseguiti anche dagli attuali Superiori".

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VATICANO: GOVERNATORATO, INCHIESTA SUI CONTI NON MICROSPIE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 feb.

La nota del Governatorato della Citta' del Vaticano diffusa oggi precisa che le accuse mosse dall'ex segretario generale, oggi nunzio a Washington, monsignor Carlo Maria Viagano', sono state oggetto di "un procedimento meramente amministrativo e disciplinare" che ne ha dimostrato l'infondatesse.
E bolla "come del tutto infondata sino ad apparire risibile, la notizia, debitrice di un certo giornalismo assai poco serio, secondo la quale sarebbero state effettuate intercettazioni telefoniche e ambientali".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffaella, un'ampia divulgazione di nostra Lettera Aperta alla Curia Romana, vi preghiamo! Grazie!

http://rorate-caeli.blogspot.com/2012/02/la-crisi-della-chiesa-e-una-crisi-dei.html