PAPA: NESSUN UOMO ESENTE DA TENTAZIONE DI RIMUOVERE DIO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 feb.
"L'uomo non e' mai del tutto esente dalla tentazione finche' vive... ma e' con la pazienza e con la vera umilta' che diventeremo piu' forti di ogni nemico".
Queste parole del libro "L'imitazione di Cristo" sono state ripetute oggi da Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, per ricordare che "la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacita', e' sempre presente nella storia dell'uomo".
Ai 40 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro, il Papa ha raccomandato "la pazienza e l'umilta' di seguire ogni giorno il Signore, imparando a costruire la nostra vita non al di fuori di Lui o come se non esistesse, ma in Lui e con Lui, perche' e' la fonte della vera vita".
Commentando l'episodio evangelico delle tentazioni di Gesu', il Pontefice si e' anche soffermato sul significato simbolico del deserto che, ha osservato, puo' indicare "lo stato di abbandono e di solitudine", dunque "il 'luogo' della debolezza dell’uomo dove non vi sono appoggi e sicurezze, dove la tentazione si fa piu' forte". Ma per Papa Ratzinger il deserto, che e' anche una dimensione spirituale che il cristiano deve vivere per riscoprire e approfondire nel silenzio la propria fede, "puo' indicare anche un luogo di rifugio e di riparo, come lo fu per il popolo di Israele scampato alla schiavitu' egiziana, dove si puo' sperimentare in modo particolare la presenza di Dio". Ed a questo serve la Quresima, che dura 40 giorni come il ritiro di Gesu' nel deserto.
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PAPA: DIO SI RIVOLGE ALL'UOMO IN MODO INASPETTATO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 feb.
"Dio si rivolge all'uomo in modo inaspettato, con una vicinanza unica concreta, piena di amore". Lo ha detto il Papa nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, ricordando che in Gesu', "Dio si incarna ed entra nel mondo dell'uomo per prendere su di se' il peccato, per vincere il male e riportare l'uomo nel mondo di Dio".
"Ma questo annuncio - ha sottolineato Benedetto XVI - e' accompagnato dalla richiesta di corrispondere ad un dono cosi' grande". "'Convertitevi e credete nel Vangelo' - ha spiegato - e' l'invito ad avere fede in Dio e a convertire ogni giorno la nostra vita alla sua volonta', orientando al bene ogni nostra azione e pensiero". E, "il tempo della Quaresima - ha ricordato il Papa teologo - e' il momento propizio per rinnovare e rendere piu' saldo il nostro rapporto con Dio, attraverso la preghiera quotidiana, i gesti di penitenza, le opere di carita' fraterna". "Supplichiamo con fervore Maria Santissima - ha poi concluso rivolto ai 40 mila fedeli presenti - perche' accompagni il nostro cammino quaresimale con la sua protezione e ci aiuti ad imprimere nel nostro cuore e nella nostra vita le parole di Gesu' Cristo, per convertirci a Lui".
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