venerdì 24 febbraio 2012

Regola di vita per i preti (Osservatore Romano)

Regola di vita per i preti

Il capitolo finale si intitola «La gioia di essere sacerdote»: è la conclusione naturale dell'itinerario alla scoperta della vocazione, dell'identità, della missione, del carisma e del posto dei preti all'interno della Chiesa e delle singole comunità. Non sempre è facile sintetizzare secoli di tradizione e di dottrina sul sacerdozio in poche pagine, ma nel volume Scelto da Dio per gli uomini (Edizioni Paoline, Milano, 2011, pagine 130, euro 11,50) -- che Benedetto XVI ha regalato ai parroci responsabili delle prefetture della diocesi di Roma durante l'incontro di giovedì 23 -- l'intento sembra riuscito.
Basta sfogliare alcune pagine di questa sorta di regola di vita sacerdotale per trovarsi di fronte al mistero della chiamata e della dignità del presbitero, spiegato in maniera sintetica e diretta, ma profonda allo stesso tempo.
Molti hanno lavorato alla stesura di questo particolare vademecum, arricchito dalla dedica di Benedetto XVI: «Ai miei sacerdoti -- scrive -- con l'augurio di vivere con gioia crescente il loro sacerdozio». Parole che portano la data del 9 novembre 2011, dedicazione della basilica lateranense. Una data fondamentale non solo per la diocesi di Roma, ma per la Chiesa intera. E tutto parla di Chiesa e di comunità riunita intorno a Cristo e ai successori degli apostoli, a cominciare dal Pontefice attuale, del quale viene riproposta l'omelia tenuta il 29 giugno 2011, in occasione della solennità dei santi Pietro e Paolo, nel sessantesimo della sua ordinazione presbiterale.
Le parole della presentazione del cardinale Agostino Vallini, suo vicario generale per la diocesi di Roma, sono quanto mai esplicite nello spiegare le motivazioni della pubblicazione. «Questo non è un libro di teologia del sacerdozio -- scrive il porporato -- né di spiritualità o di pastorale. Vuole essere semplicemente un piccolo strumento che attinge alle sorgenti della Scrittura e alle ricchezze del magistero, della disciplina canonica, della riflessione teologico-spirituale sul sacerdozio ministeriale, come pure alla testimonianza di vita di tanti sacerdoti romani».
E gli esempi sono numerosi: don Borgia, don Scavizzi, don Terenzi, don Di Liegro, don Santoro, i monsignori Canovai e Landucci, i vescovi Rovigatti, Giaquinta e Riva. Il volume vuole ricordare «alcuni punti fermi del nostro essere preti e di esserlo a Roma. Vuole esser un compagno di strada, discreto e premuroso, che ci stimola e ci sostiene, basta solo dedicargli un po' di attenzione. Da leggere da soli o insieme, nel presbiterio parrocchiale e in quello di prefettura e di settore, per richiamarci a “prendere il largo”. Non dice nulla di più di quanto già sappiamo, ma ha l'intento di ridestare aspirazioni e tensione ideale». Il cardinale spiega poi la natura della pubblicazione. «Potremmo definirlo: una regola di vita? Sì, una specie di regola di vita, intesa più come ideale che come raccolta di precetti. Meglio, forse, una traccia spirituale, una guida per il benessere di noi preti romani, che orienta a vivere santamente il sacerdozio e il ministero. Una regola di vita non vale per ciò che enuncia, ma per quanto è vissuta».

(©L'Osservatore Romano 25 febbraio 2012)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffaella,
appena finito (00.10) una breve intervista al Card. Bertone, RaiUno TV7. Penso sara' disponibile su Rai Replay, e' a circa 17 minuti dall'inizio.
Niente di eclatante, comunque; i temi: rapporto con italia e cei; pedofilia (ascolto vittime, collaborazione con autorita' civili), gestione finanze (correttezza e trasparenza nell'amministrazione, nuove regole ecc).