giovedì 8 novembre 2012

Tradizionalisti, facciamo chiarezza (Valle)

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1 commento:

Anonimo ha detto...

L'articolo di Anna Chiara Valle mi lascia molto perplesso, ancora una volta non riesco a comprendere la ragione della forte antipatia e il pregiudizio severo contro i Lefevbriani. La distinzione che Anna Chiara Valle fa tra tradizionalisti (secondo lei più fedeli al Papa) e Lefevbriani è già stata attuata da tempo persino dalla Pont. Commissione Ecclesia Dei. Non nascondiamoci dietro a un dito: malgrado le nette distinzioni tra gruppi tradizionalisti più graditi a Roma e altri, come i Lefevbriani, respinti e bollati come nemici del Vaticano II, rimane per entrambi gli "schieramenti" una crescente antipatia e a stento sono tollerati dal variegato tessuto ecclesiale. Dato che ero presente a Roma in San Pietro per la Messa V.O., ho notato la partecipazione anche di fedeli che solitamente frequentano i Lefevbriani. Vale ancora la pena di erigere steccati e fare inutili distinzioni tra tradizionalisti "buoni" e quelli cattivi anti conciliari? Tanto più che le critiche, talvolta aspre, dei Lefebriani verso alcuni passaggi di due e tre documenti del Vaticano II, appaiono ininfluenti per un loro sereno riconoscimento canonico. Mi sembra proprio che i tradizionalisti e i Lefebvriani siano attualmente i fedeli più legati al Romano Pontefice per cui le distinzioni umane che si vorrebbero tra fedeli cattolici, risultano infeconde e prive di senso.Un detto popolare romano dice: nella Chiesa c'è posto per tutti. Prendiamone atto.