giovedì 1 novembre 2012

Sinodo, card. Scherer: bilancio molto positivo. Mons. Forte: il dialogo non frena l'evangelizzazione (Izzo)



SINODO: CARDINALE SCHRER, BILANCIO MOLTO POSITIVO

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 nov. 


Quello del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione appena concluso, "e' un bilancio molto positivo". 

Lo afferma alla Radio Vaticana il cardinale Odilio Schrer, arcivescovo di San Paolo del Brasile. 
Secondo il porporato si e' registrata infatti "una rinnovata presa di coscienza della Chiesa intera sulla questione della missione, cioe' del fatto che la nostra Chiesa e' missionaria per natura, e non puo' mai dare per scontato che tutti siano gia' credenti, che tutti siano cristiani, che tutti siano stati coinvolti in qualche modo dal Vangelo".
 "Oggi - spiega l'arcivescovo di San Paolo -  dobbiamo fare i conti con la nuova situazione nel mondo, e non solo nei Paesi lontani, ma anche nelle nostre citta' cristiane per tradizione secolare". 
In sostanza, osserva, "ci sono delle situazioni 'missionarie' ovunque; quindi sia nei nostri Paesi Occidentalie che nei Paesi di recente evangelizzazione come l'Africa, l'Asia, l'America Latina". E, aggiunge, "ci sono delle situazioni nuove che fanno si' che la Chiesa debba confrontarsi nuovamente con la propria missione e percio' rinnovarsi in essa e rinnovare l'annuncio".
"Il mio bilancio del Sinodo - conclude Schrer - e' positivo perche' questa presa di coscienza e' avvenuta e diverra' ora patrimonio comune grazie ai documenti prodotti, e con l’Esortazione Apostolica post-sinodale che il Santo Padre dara' a tutto il mondo come parola di orientamento per la Chiesa circa la nuova evangelizzazione e la trasmissione della fede cristiana. 
Con tutto questo la Chiesa sara' proprio avviata verso un nuovo tempo missionario, una nuova fioritura, anche di vita cristiana. I tanti segni che si vedono in ogni parte del mondo lo dimostrano". 

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SINODO: ARCIVESCOVO FORTE, DIALOGO NON FRENA EVANGELIZZAZIONE



Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 nov. 


"Il dialogo ecumenico e interreligioso non si oppone all'annuncio del Vangelo, anzi ne e' una via". 

Lo afferma l'arcivescovo Bruno Forte, intervistato dalla Radio Vaticana sui lavori del Sinodo
Secondo il presule, che e' stato anche eletto nel Consiglio della Segreteria del Sinodo che collaborera' con il Papa alla redazione del documento conclusivo ufficiale, che avra' forma di Esortazione Apostolica, dall'assemblea dei rappresentanti di tutti gli episcopati del mondo e' stata riconosciuta "l'urgenza che sia tutta la Chiesa che annuncia a tutti il Vangelo, a tutto l'uomo e ad ogni uomo".
 "Dunque - scandisce monsignor Forte ai microfoni di Radio Vaticana - nella Nuova Evangelizzazione non c'e' un protagonismo soltanto di alcuni. Il ministero del vescovo e dei presbiteri sono fondamentali perche' sono al servizio dell'unita' della comunita' cristiana e dell'annuncio del Vangelo. Ma poi sono i laici quelli che, nella complessita' e varieta' delle situazioni del mondo, portano la testimonianza del Vangelo".
"I genitori - ricorda l'arcovescovo di Chieti-Vasto - sono i primi testimoni della fede per i figli, e i giovani sono non solo interlocutori e destinatari privilegiati del Vangelo, perche' e' la novita' di Cristo che viene a dare senso e bellezza alla novita' del loro cuore, ma sono anche quelli che a loro volta, devono diventare evangelizzatori dei loro coetanei".
In buona sostanza, riassume il presule teologo, "l'evangelizzatore non e' un navigatore solitario, ma siamo tutti insieme nella grande barca di Pietro" e "naturalmente e' anche molto importante il linguaggio dei nuovi media, soprattutto della rete, del web, che oggi accorcia apparentemente le distanze, ma a volte suscita lacerazioni, confronti ancora piu' forti fra le differenti esperienze che vengono vissute nel villaggio globale". 
"Ecco perche' - conclude monsignor Forte - su questi fronti l'acquisizione di nuovi linguaggi e  delle loro metodologie diventano quanto mai preziose". 

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