sabato 3 novembre 2012

La solidarietà della Chiesa del Congo a mons. Russo espulso dal Ciad

La solidarietà della Chiesa del Congo a mons. Russo espulso dal Ciad

“Vogliamo manifestare la nostra disapprovazione di questa misura ingiusta, che manifesta la mancanza di libertà d’espressione e il rifiuto del dialogo del governo ciadiano”: con queste parole la commissione episcopale Giustizia e Pace del Congo Brazzaville ha espresso in un messaggio la propria solidarietà a mons. Michele Russo, vescovo di Doba, nel Ciad, espulso per aver criticato lo scorso 30 settembre, durante un’omelia, la gestione dei proventi del petrolio nel Paese. Le autorità del Ciad hanno motivato la decisione spiegando che mons. Russo è stato “dedito ad attività incompatibili con il suo ruolo”. “E’ proprio della missione della Chiesa il dovere di parlare in circostanze in cui le condizioni di povertà del popolo non fanno che aggravarsi” scrivono in un messaggio i presuli congolesi. “Ogni cittadino ha il diritto di esprimersi liberamente quali che siano le sue convinzioni politiche, sociali o religiose – proseguono i vescovi –. Siamo sorpresi delle misure sproporzionate prese dal governo ciadiano … i fatti denunciati da mons. Russo avrebbero potuto essere oggetto di un dibattito nell’interesse di un cambiamento positivo in cui tutte le parti avrebbero potuto guadagnarci”. La commissione episcopale Giustizia e Pace sottolinea poi che “il messaggio di mons. Michele Russo traduce in maniera profetica l’appoggio della Chiesa alle condizioni di povertà del popolo ciadiano”. Riunita dal 24 al 28 ottobre a Vouela, la commissione ha auspicato “che abbia luogo una vera riconciliazione e che un giorno, in questo Paese fratello, il Ciad, si stabiliscano vere condizioni per la giustizia sociale”. (T.C.)

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