mercoledì 14 novembre 2012

La memoria corta di certi giornalisti...(R.)

Clicca qui per leggere un articolo segnalatoci da Alessia.
Molti giornalisti dimostrano di avere una memoria piuttosto corta. Si', perche' tendono a dimenticare che Papa Benedetto non puo' essere certamente accusato di non avere fatto opera di pulizia.
Lo dimostrano le decine di vescovi costretti alle dimissioni in questi anni e non solo a causa delle coperture fornite ai preti pedofili ma anche per la pessima gestione finanziaria delle diocesi.
Abbiamo forse dimenticato le tante visite apostoliche degli ultimi anni? 
E le amministrazioni apostoliche? Una vede impegnato il card. Tettamanzi.
Credo che Papa Benedetto sia l'ultimo al quale si possa consigliare di prendere la scopa e di fare pulizia. 
Ci ha pensato da solo e da decenni. Basta leggere la documentazione risalente al 1988 in cui l'allora cardinale Ratzinger lamentava l'impossibilita' di condannare velocemente i preti immorali. 
L'amnesia si estende anche alla Via Crucis del 2005? 
Comprende anche Maciel di cui nessuno (nemmeno i sofferenti di amnesia) parla? 
Riguarda, per caso, anche il sacerdote Domenico Pezzini, noto "prete del dissenso" e "mediaticamente affascinante" finche' non e' stato condannato a dieci anni, con rito abbreviato, per violenza sessuale su minore? Da allora nessuno ne parla piu'! Comodo!
E che dire del silenzio generale sulla Bbc nella bufera da qualche settimana? Comodo!
Accusare Papa Benedetto di non avere fatto pulizia e' un assurdo storico. E dire che persino noi abbiamo uno speciale chilometrico in questo senso. A chi soffre di amnesia consiglio la lettura di questo post.
R.

p.s. La questione e' risolta dal secondo articolo della Sarzanini:

Salesiani, il Papa scrisse: Decidano i giudici. Secondo Benedetto XVI l'equa soluzione del caso deve venire dalla magistratura (Sarzanini)

Ci aspettiamo un articolo del Fatto.
R.

6 commenti:

mariateresa ha detto...

non c'è nessun argomento ragionevole che possa essere usato quando c'è malafede. Bisogna pure chiamare le cose con il loro nome quando gli occhi che credono di vedere sono strabici, vedono solo quello che hanno deciso di vedere, ignorano tutte le prove contrarie, per quanto numerose.
Ma quando uno scrive e si mette sull'attenti solo per parlare male, anzi solo per sparlare male, mentre magari è stato quieto e distratto in altri pontificati, viene da chiedersi se non sia meglio risparmiare il fiato e lasciare nella propria piccolezza chi non tiene "verguenza" della propria faziosità, anzi la espone orgoglioso, puntando il dito come il commissario del popolo davanti al tribunale rivoluzionario.
E poi ci sarebbero proprio delle altre cose da dire su Vatileaks e su chi ha aiutato a tirare i fili di qualche povero burattino esaltato suggestionandolo a essere il nuovo Savonarola anzichè un membro della banda Bassotti de noantri qual era.

Anonimo ha detto...

Raffaella,
c'e' differenza tra "giornalisti" e "pennivendoli". Purtroppo la seconda categoria e' molto affollata. :-)

Anonimo ha detto...

L'articolo in questione mette più sotto accusa il segretario di stato che non il Papa... in effetti, sarebbe veramente ora che lo cambiasse, e non soltanto per l'età canonica!

Raffaella ha detto...

Beh, insomma...
R.

gemma ha detto...

leggo nella presentazione del blog dell'autorevole autore di questo articolo: "Autore di numerose inchieste, si occupa di informazione religiosa dal 1971"..., "Ha scritto con il premio Pulitzer Carl Bernstein la biografia best-seller di Giovanni Paolo II His Holyness...,
mai accorto di nulla?? Che so, nemmeno qualche filo di polvere sulle suppellettili vaticane, fino ai tempi di Benedetto XVI e Bertone? Alcune sue considerazioni su cose che non quadrano sono anche condivisibili, ma eccone un'altro per cui fino a qualche anno fa oltre Tevere scorreva tutto a sua insaputa. Lo Ior era il salvadanaio dei bimbi della prima comunione, di pedofilia si parlava solo un pò sui giornali esteri coi quali magari si collaborava per le questioni vaticane più poetiche, ma soprattutto attorno al Papa, anche se anziano e malato, nessuna figura grigia, nessuna questione poco chiara e i monsignori tutti soddisfatti, mai trapelata nemmeno una loro lettera alla mamma. Un mea culpa mediatico per il passato e gli errori degli altri è bastato per tutto, (vedi caro papa Benedetto a non essere mediatici cosa accade? Se fai e non lo fai apparire come si deve, non conta, anche se ci metti la tua di faccia. E il vaticanista autorevole ti rifila la biografia del fallito...)
Leggo anche: "Collabora regolarmente con Abc, Cnn, Bbc, Rai, Zdf e i principali network americani ed europei.."
Ecco, parliamo anche della Bbc, magari....E che faccia mea culpa come si deve

Anonimo ha detto...

Tra le pressioni furiose degli ispiratori di fotocopie e trafugamenti e le sollecitazioni di quanti comprensibilmente si mostrano sconcertati dalle dabbenaggini, sembra preso tra due fuochi. Eppure resiste. E il Papa gli ha sempre confermato la fiducia.

Meglio che stia lì...

gianni