domenica 4 novembre 2012

In Vaticano circa sei milioni di pellegrini all'anno (Izzo)

PAPA: IN VATICANO CIRCA 6 MILIONI DI PELLEGRINI ALL'ANNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 nov. 

"A salvare il turismo italiano in epoca di recessione e' la devozione dei pellegrini. Le tradizioni e la cultura religiosa in Italia e la presenza di santuari importanti di riferimento per itinerari spirituali oltre confine, rappresentano dei punti di forza quali richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi". 
Lo scrive il sito specializzato Vaticaninsider che conferma con i dati indipendenti dell'Isnart, l'Istituto nazionale ricerche turistiche, l'affermazione del professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che ha parlato nei giorni scorsi di 5 milioni circa di visitatori all'anno nella Cappella Sistina. In Italia, infatti, il turismo religioso e' stimato in 3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano.
Il turismo religioso e' dunque maggiormente legato alla clientela straniera che ne costituisce circa il 60 per cento: il 45,3 per cento arriva dall'Europa e il 14,9 dai Paesi extraeuropei. E se nel 2011 Medjugorje ha, sia pure di poco, superato Lourdes come meta di pellegrinaggio piu' gettonata, 
"Nel nostro Paese - riporta Vaticaninsider - la classifica resta sempre guidata da Roma con la Basilica di San Pietro, seguita da San Giovanni Rotondo e i luoghi di Padre Pio, da Assisi e San Francesco, il santuario della Madonna di Loreto, quello di Pompei e di Sant'Antonio da Padova". L'organizzazione mondiale del turismo nel 2008 ha registrato circa 330 milioni di viaggiatori verso luoghi di fede, per una spesa complessiva di 18 miliardi di dollari; a livello italiano erano circa 40 milioni. Da allora i numeri sono in costante crescita malgrado la crisi economica.
Adulto ma non senior - il 41,4 ha tra i 30 e i 50 anni -, il 44,4 dei turisti che raggiunge le localita' italiane per motivazioni religiose utilizza il circuito dell'intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio, per l'organizzazione del soggiorno con qualche differenza tra i mercati: gli italiani si affidano a questi canali nel 22,3 per cento dei casi mentre e' piu' diffuso il ricorso da parte della clientela straniera, con il 59 per cento dei turisti che si affidano alle agenzie di viaggi, in particolare il 54,2 per cento dall'Europa e il 73,7 per cento dai Paesi extraeuropei.
Nel suo pellegrinaggio il 20 per cento sceglie un tour organizzato ed in alternativa e' accompagnato da un gruppo di amici (19,7 per cento), il 13,3 sceglie di muoversi con la famiglia, mentre pochi sono i turisti che viaggiano da soli (9,8). La motivazione religiosa, che rappresenta la principale ragione di scelta del soggiorno per la stragrande maggioranza (71,9) e' unita al desiderio di partecipare ad eventi di natura spirituale (37per cento): il richiamo delle testimonianze culturali, spesso connesse agli interessi religiosi, emerge anche come attrattiva e motivazione di scelta: infatti, il 42,4 dei turisti sceglie le localita' italiane anche per la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, esprimendo il desiderio di conoscere nuovi luoghi (26,3) oltre che gli usi e costumi della popolazione locale (21,1per cento).
Nonostante non si tratti di un turista high-spender il pellegrino viaggia principalmente in bassa stagione e, come buona parte della domanda di turismo sociale, contribuisce alla destagionalizzazione delle destinazioni. In Italia i turisti motivati da convinzioni religiose spendono mediamente 51 euro pro-capite al giorno, una spesa che risulta complessivamente più alta per i turisti italiani (59 euro) rispetto agli stranieri che spendono 46 euro al giorno (47 euro per gli europei e 43 euro per chi proviene da oltre i confini europei). Dunque, conclude Vaticaninsider, "con un andamento anticongiunturale, sono i pellegrinaggi a tenere in linea di galleggiamento il settore turistico". 

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