martedì 6 novembre 2012

Il Papa prega per la missione della Chiesa: sia luce di Dio tra le nazioni


Il Papa prega per la missione della Chiesa: sia luce di Dio tra le nazioni 

Per l’intenzione missionaria del mese di novembre, Benedetto XVI chiede preghiere affinché “la Chiesa pellegrina sulla terra risplenda come luce delle nazioni”. Il recente Sinodo sulla nuova evangelizzazione ha riproposto in modo ampio il tema dell’annuncio del Vangelo e della sua forza innovatrice. Una missione che Benedetto XVI ha sempre esortato a vivere con coraggio e creatività, nonostante il mondo viva “come se Dio non esistesse”. Il servizio di Alessandro De Carolis:

È Papa da cinque giorni, Benedetto XVI. La Chiesa che Dio gli ha appena affidato è a metà del primo decennio del nuovo secolo: un “guado” ostico, dal punto di vista cristiano, tra persecuzioni anticristiane che affilano le lame a Oriente e masse crescenti di cristiani che al rapporto con Dio preferiscono i “link” verso altre forme di comunicazione. In questo scenario, il nuovo Papa inizia il suo ministero enunciando con lineare certezza il ruolo della Chiesa nel mondo:

“Noi esistiamo per mostrare Dio agli uomini. E solo laddove si vede Dio, comincia veramente la vita. Solo quando incontriamo in Cristo il Dio vivente, noi conosciamo che cosa è la vita (...) Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere Lui e comunicare agli altri l’amicizia con lui”. (Messa inizio Ministero petrino, 24 aprile 2005)

Se il mondo ancora oggi tende a uno sviluppo sbilanciato, se sradicare la povertà è l’obiettivo alto di un millennio iniziato con troppi “bassi” – terrorismo, guerre, radicalismi armati – la Chiesa, ribadisce il Papa, ha un solo dovere. Quello di annunciare e riannunciare che in un mondo con molti mali…

“…Dio ha introdotto la guarigione. È entrato in persona nella storia. Alla permanente fonte del male ha opposto una fonte di puro bene. Cristo crocifisso e risorto, nuovo Adamo, oppone al fiume sporco del male un fiume di luce (…) che viene da Cristo”. (Udienza generale, 3 dicembre 2008)

E a incanalare questo fiume di luce nel mondo è e resta la Chiesa, perché è questa la missione affidatale da Gesù e perché il deficit di bene che scava il volto dell’umanità chiede urgentemente di essere colmato:
“Quanto è importante che confluiscano nell’umanità forze di riconciliazione, forze di pace, forze di amore e di giustizia – quanto è importante che nel 'bilancio' dell’umanità, di fronte ai sentimenti ed alle realtà della violenza e dell’ingiustizia che la minacciano, vengano suscitate e rinvigorite forze antagoniste! È proprio ciò che avviene nella missione cristiana. Mediante l’incontro con Gesù Cristo e i suoi santi, mediante l’incontro con Dio, il bilancio dell’umanità viene rifornito di quelle forze del bene, senza le quali tutti i nostri programmi di ordine sociale non diventano realtà, ma – di fronte alla pressione strapotente di altri interessi contrari alla pace ed alla giustizia – rimangono solo teorie astratte”. (Udienza alla Curia Romana, 21 dicembre 2007)

Ha osservato alcuni anni fa Benedetto XVI: “Il compito missionario non è rivoluzionare il mondo, ma trasfigurarlo”. E la trasfigurazione è un “fenomeno” di luce, che da duemila anni accende la scintilla di un fuoco particolare:

“Il vero fuoco, lo Spirito Santo, è stato portato sulla terra da Cristo. Egli non lo ha strappato agli dèi, come fece Prometeo, secondo il mito greco, ma si è fatto mediatore del ‘dono di Dio’ ottenendolo per noi con il più grande atto d’amore della storia: la sua morte in croce”. (Messa di Pentecoste, 31 maggio 2009) 

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
mi è venuto in mente che nel 2006 il Santo Padre con le letture di oggi, martedì della 31esima domenica del tempo ordinario, anno pari, aveva tenuto un'omelia totalmente a braccio meravigliosa.
la ripropongo per la nostra meditazione!

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2006/documents/hf_ben-xvi_hom_20061107_swiss-bishops_it.html

Ciao

Marco

Raffaella ha detto...

Grazie :-)