sabato 27 ottobre 2012

Uno dei migliori interventi al Sinodo. Tommaso Spinelli: "Sacerdoti, vi chiedo di trovare il coraggio di essere voi stessi"


Propongo per intero il seguente intervento particolarmente significativo anche e soprattutto
perche' proviene da un laico. Troppo spesso nei sacerdoti, nei vescovi e nei cardinali presenti al Sinodo si e' notata la volonta' di "distinguersi" di dire o scrivere "parole ad effetto".
Torniamo alla semplicita', alla testimonianza e all'esempio nelle omelie, nelle catechesi e nella liturgia.
R.

Sig. Tommaso SPINELLI, Catechista di giovani catecumeni presso l'Ufficio Catechistico della diocesi di Roma (ITALIA)

La nuova evangelizzazione ha bisogno di sostanza: di catechesi di spessore che sappiano dire qualcosa di serio alla nostra vita, ma anche e soprattutto di vite di spessore che mostrino nei fatti la solidità di chi è cristiano. A maggior ragione oggi che le famiglie sono disunite e spesso abdicano al loro ruolo educativo, i sacerdoti testimoniano ai giovani la fedeltà ad una vocazione e la possibilità di scegliere un modo di vivere alternativo e più bello rispetto a quello proposto dalla società. Ciò che mi preoccupa è che però tali figure di spessore stanno diventando la minoranza.
Il sacerdote ha perso fiducia nell'importanza del proprio ministero, ha perso carisma e cultura. Vedo sacerdoti che si adattano al pensiero dominante. E lo stesso è nelle liturgie che nel tentativo di farsi originali diventano insignificanti. Sacerdoti, vi chiedo di trovare il coraggio di essere voi stessi. Non temete perché lì dove sarete autenticamente sacerdoti, lì dove proporrete senza paura la verità della fede noi giovani vi seguiremo. Sono nostre infatti le parole di Pietro: "Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!". E noi abbiamo una fame infinita di qualcosa di eterno e di vero.
Pertanto propongo di: 1) Aumentare la formazione dei sacerdoti, non solo spirituale ma anche culturale. Troppo spesso vediamo oggi sacerdoti che hanno perso il ruolo di maestri di cultura che li aveva resi importanti per tutta la società. Oggi se vogliamo esser credibili ed utili dobbiamo tornare ad avere buoni strumenti culturali. 2) Riscoprire il Catechismo della Chiesa Cattolica nella sua conciliarità: in particolare la prima parte di ogni sessione dove i documenti del concilio illuminano i temi tradizionali. Il Catechismo ha infatti la sapienza di premettere alla spiegazione del Credo una parte ispirata alla Dei Verbum, in cui viene spiegata la visione personalistica della rivelazione, ai sacramenti la Sacrosantum Concilium, e ai comandamenti la Lumen Gentium che mostra l’uomo creato a immagine di Dio. La prima parte di ogni sezione del catechismo è fondamentale perché l’uomo di oggi senta la fede come qualcosa che lo riguardi da vicino e che sia capace di dar risposta alle sue domande più profonde. 3) Infine la liturgia: troppo spesso è trascurata e desacralizzata, va rimessa con dignità al centro della comunità sia parrocchiale che territoriale.

http://www.vatican.va/news_services/press/sinodo/documents/bollettino_25_xiii-ordinaria-2012/xx_plurilingue/b23_xx.html#Sig._Tommaso_SPINELLI,_Catechista_di_giovani_catecumeni_presso_lUfficio_Catechistico_della_diocesi_di_Roma_(ITALIA)_

2 commenti:

fermo ha detto...

Condivido pienamente,questa è una pietra angolare.bravo Tommaso!!!

Emanuela ha detto...

Condivido il pensiero sulla formazione culturale dei sacerdoti, che il più delle volte alle domande dei fedeli sui temi di attualità rispondono "non ne sono al corrente". Quanto al Catechismo della Chiesa cattolica anteporrei le encicliche del Papa, perché il Catechismo su alcuni temi va rivisto.