martedì 23 ottobre 2012

Pubblicate le motivazioni della sentenza sul caso vatileaks: il maggiordomo ha danneggiato il Papa e la Santa Sede ma i giudici ritengono possibile che credesse di «giovare e non di danneggiare la Chiesa» (Tornielli)

Clicca qui per leggere il commento.
Chissa' se la Santa Sede si rende conto delle implicazioni contenute nella motivazione della sentenza. Anche girare video e scattare foto all'insaputa dell'interessato e' "agire per il bene della Chiesa"?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ciliegina adesso sarà la concessione della grazia già la prossima settimana, immagino. Si è tutelato un "servo infedele" non il Papa e si sono ignorati filmini e foto che non si capisce come possano servire al bene della Chiesa e del Papa. Visto che tutto ciò è assurdo viene da chiedersi cosa c'è sotto, cosa o chi si vuole coprire e perché.
Alessia

Alessia

Anonimo ha detto...

Il processo si è concluso, Alessia, e lo hanno condannato per furto punto. Poi anche chi è stato condannato per un reato può ricevere nuove imputazioni e subire nuovi processi, da solo o insieme da altri, se nuovi fatti e nuove responsabilità emergono dalle indagini in una situazione più larga e complessa, com'é evidentemente in questo caso. Però intanto lo si processa e lo si condanna per i fatti di cui si è già certi.

Questa si chiama giustizia giusta, e ha molto poco a che fare col gigantismo della "giustizia" italiota che pretende di giudicare l'universo mondo con maxi-processi e finisce per assolvere e confondere tutti, tranne i giornalisti che ci gongolano e fanno soldi a palate (di pubblicità) coi processi mediatici.

ps
avete notato che anche Lombardi ha dovuto rimangiarsi le previsioni sulla grazia? Il portavoce!
Quando la smetteranno di parlare "al posto" del Papa? (il quale forse potrebbe anche ritenere che per il bene di Gabriele è meglio che sconti la pena)