ANSA/ VATICANO:INDAGINE FUGA DOCUMENTI,PAPA ADDOLORATO MA SERENO
MONS. BECCIU,CURIA NON LUOGO CARRIERISTI,RISTABILIREMO FIDUCIA
Giovanna Chirri
CITTA' DEL VATICANO
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR
L'indagine sulla fuga di documenti riguarda "tutti gli organismi della Santa Sede". A livello penale è affidata al promotore di giustizia vaticano, a livello amministrativo alla Segreteria di Stato. Il Papa è "sempre al corrente", è "addolorato", ma "sereno" e dà testimonianza di "determinatezza". La slealtà verrà punita, e sarà fatta giustizia anche degli "stereotipi" sulla Curia, che non è un luogo di "complotti e carrierismi", ma una realtà al servizio della Chiesa. Obiettivo: ricomporre una "atmosfera di fiducia", base per poter lavorare. Con pacatezza e decisione mons. Angelo Becciu, in un colloquio con il direttore dell'Osservatore romano Giovanni Maria Vian significativamente intitolato "Bisogna guardare avanti", fa il punto sulla fuga di notizie che nelle scorse settimane ha esposto il Vaticano a una specie di tritacarne mediatico, a proposito tra l'altro del caso Viganò con le polemiche sulla gestione del Governatorato e di inchieste collegate allo Ior.
Pochi "sleali e vigliacchi" che approfittando di una posizione di "privilegio" diffondono documenti riservati, tiene a dire mons. Becciu, che è sostituto alla Segreteria di Stato, non offuscano una realtà positiva. Di slealtà a proposito della fuga di documenti aveva già parlato chiaramente alla fine di febbraio il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, accennando alle indagini interne. Mons. Becciu dettaglia la controffensiva della Santa Sede, con l' "auspicio" che si "ricomponga una atmosfera di fiducia".
"Il lavoro che si svolge in segreteria di Stato - afferma mons. Becciu - è disinteressato e di buon livello, sia tra gli ecclesiastici che tra i laici", ma negli ultimi tempi "qualcuno mi ha confidato che si vergognava di dire che lavorava in Vaticano, io - sottolinea - gli ho risposto alza la testa e siine invece fiero". Becciu cita il discorso di Paolo VI alla Curia del 21 settembre 1963 e le parole di Benedetto XVI in visita alla segreteria di Stato, il 21 maggio 2005. Ma del Papa regnante cita soprattutto l'esempio: Benedetto XVI, nonostante il dolore che tutta questa vicenda gli procura, "ci incoraggia tuttavia a guardare avanti, e la sua testimonianza quotidiana di serenità e determinatezza è uno stimolo per tutti noi". E certo l'immagine di Benedetto XVI che segue la crisi della fuga di documenti e delle maldicenze, si tiene costantemente informato e dispone anche una "superiore commissione incaricata di seguire tutta la vicenda", l'immagine cioé che emerge con chiarezza dal racconto di mons. Becciu, poco ha a che vedere con gli stereotipi del Papa fragile, incapace o disinteressato al governo o tentato dalle dimissioni che hanno talvolta accompagnato le cronache recenti. Il miglior viatico per l'importante viaggio che si appresta a compiere in America Latina Benedetto XVI lo trova ancora una volta nella propria mite fermezza.
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2 commenti:
Quanta sofferenza per il nostro amato Papa!
SIAMO CON LEI SANTITA' DEVE SAPERLO CHE PER TUTTI QUELLI CHE GLI FANNO DEL MALE TANTI CUORI SONO STRETTI AL SUO E LE VOGLIONO UN GRAN BENE!
- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -
sarebbe cosa buona e giusta che, scoperti i corvi, i falchi, le rane, le vipere e talpe varie, gli stessi siano sollevati dai loro incarichi e finalmente mandati a lavorare forse avranno meno tempo per fare danni e più tempo per dedicarsi al silenzio ed al pentimento in qualche convento isolato!
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