PAPA: DIFENDERE INDISSOLUBILITA' E UNICITA' DEL MATRIMONIO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 9 mar.
I vescovi cattolici hanno il dovere di richiamare la societa' a non "considerare come irrilevante la differenza sessuale per la definizione del matrimonio", cosi' come debbono opporsi "all'indebolirsi dell'indissolubilita' del patto matrimoniale e di una comprensione matura del fondamento etico della castita', che ha portato a seri problemi sociali e a immensi costi umani ed economici".
Benedetto XVI lo ha ricordato oggi ai vescovi dell'ottava regione degli Stati Uniti in visita ad limina.
E' una "questione di giustizia", ha spiegato esortandoli a contrastare "le potenti correnti politiche e culturali volte ad alterare la definizione legale del matrimonio", un tema, ha scandito il Papa teologo, che "riguarda la salvaguardia del bene della intera comunita' umana e i diritti dei genitori e dei figli".
Per il Pontefice, del resto, tutte "le minacce alla liberta' di coscienza, religiosa e di culto" devono essere contrastate dai vescovi degli Stati Uniti, affinche' "tutti gli uomini e le donne che credono possano agire in accordo con le loro convinzioni morali piu' profonde".
Nel suo discorso, Benedetto XVI ha denunciato i tentativi messi in atto dalle "correnti politiche e culturali di alterare la definizione legale del matrimonio" e chiesto di "resistere a questa pressione" con "una ragionevole difesa del matrimonio come istituzione naturale costituita da una comunione specifica delle persone, essenzialmente radicata nella complementarieta' dei sessi e orientata alla procreazione".
Secondo il Papa teologo, "difendere l'istituzione del matrimonio come realta' sociale significa salvaguardare il bene di tutta la comunita' umana ed i diritti dei genitori come quelli dei figli". Va dunque affrontato, ha sottolineato, il problema della "crescente difficolta'" che la Chiesa incontra nel comunicare il suo insegnamento sul matrimonio e sulla famiglia, testimoniata dalla "diminuzione del numero dei giovani che si avvicinano al sacramento del matrimonio". "In questo contesto - ha aggiunto - non possiamo dimenticare il grave problema pastorale presentato dalla pratica diffusa della convivenza, spesso da coppie che sembrano inconsapevoli che essa e' gravemente peccaminosa, per non dire dannosa per la stabilita' della societa'".
Occorre compiere, ha detto in proposito ai vescovi americani, un "enorme sforzo pastorale" per dare in concreto "testimonianza" della "morale cristiana, mostrando sensibilita' e preoccupazione per le giovani coppie". In questo contesto, Papa Ratzinger ha lodato le attivita' promosse dalla Chiesa a sostegno delle famiglie che vivono situazioni di difficolta', soprattutto per i divorziati e i separati, i genitori single, la ragazze-madri, le donne che sono in procinto di abortire e i bambini che "soffrono per gli effetti tragici del fallimento di una famiglia".
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PAPA: RISCOPRIRE VIRTU' CASTITA' INGIUSTAMENTE RIDICOLIZZATA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 9 mar.
"Vi e' un urgente bisogno che tutta la comunita' cristiana sappia di nuovo apprezzare la virtu' della castita'".
Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso rivolto questa mattina a un gruppo di vescovi statunitensi in visita ad limina.
"Non e' solo - ha spiegato - una questione di presentare argomenti, ma di fare appello a un sistema integrato, ad una visione coerente ed edificante della sessualita' umana. La ricchezza di questa visione e' piu' sana e piu' attraente delle ideologie permissive esaltate in alcuni ambienti; esse finiscono per costituire una forma potente e distruttiva di contro-catechesi per i giovani".
Secondo il Papa teologo, "i giovani hanno bisogno di incontrare l'insegnamento della Chiesa nella sua integrita', impegnativa e controcorrente" ma "hanno anche bisogno di essere sostenuti nella loro lotta per fare scelte sagge in un momento difficile e confuso nella loro vita".
"In una societa' che tende sempre piu' a fraintendere e perfino a ridicolizzare questa dimensione essenziale della dottrina cristiana - ha concluso Ratzinger - i giovani hanno bisogno di essere rassicurati sul fatto che se facciamo entrare Cristo nella nostra vita, non perdiamo nulla, assolutamente nulla, di cio' che rende la vita libera, bella e grande".
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