mercoledì 1 febbraio 2012

Il Papa: l'unica vera libertà è seguire la volontà di Dio. Gesù sperimentò l'orrore dell'uomo davanti alla morte. I discepoli si addormentarono, noi dobbiamo vegliare (Izzo)

PAPA: L'UNICA VERA LIBERTA' E' SEGUIRE LA VOLONTA' DI DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 feb.

"Solo nel conformare la sua volonta' a quella divina, l'essere umano arriva alla sua vera altezza, diventa 'divino'; solo uscendo da se', solo nel 'si'' a Dio, si realizza il desiderio di Adamo, quello di essere completamente liberi".
Lo ha ricordato Benedetto XVI nella catechesi all'Udienza Generale di oggi, dedicata alla preghiera di Gesu' nel Getsemani, dove "la volonta' umana si unisce alla volonta' divina e nasce il vero uomo".
"Ogni giorno nella preghiera del Padre nostro - ha aggoiunto il Pontefice - noi chiediamo al Signore: 'Sia fatta la tua volonta', come in cielo cosi' in terra'". Il punto di partenza - dunque - e' la consapevolezza che "c'e' una volonta' di Dio con noi e per noi, una volonta' di Dio sulla nostra vita, che deve diventare ogni giorno di piu' il riferimento del nostro volere e del nostro essere". "Dobbiamo imparare ad affidarci di piu' alla Provvidenza divina, chiedere a Dio la forza di uscire da noi stessi per rinnovargli il nostro 'si'', per ripetergli 'sia fatta la tua volonta'', per conformare la nostra volonta' alla sua", ha quindi suggerito Joseph Ratzinger ai circa cinquemila fedeli presenti nell'Aula Nervi.

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PAPA: GESU' SPERIMENTO' L'ORRORE DELL'UOMO DAVANTI ALLA MORTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 feb.

Nella "paura e angoscia di Gesu'" e' ricapitolato "tutto l'orrore dell'uomo davanti alla propria morte, la certezza della sua inesorabilita' e la percezione del peso del male che lambisce la nostra vita".
Lo ha affermato il Papa nella catechesi all'Udienza Generale di oggi, dedicata alla preghiera di Gesu' nel Getsemani. "Non e' solo la paura e l'angoscia dell'uomo davanti alla morte - ha rilevato Benedetto XVI - ma e' lo sconvolgimento del Figlio di Dio che vede la terribile massa del male che dovra' prendere su di Se' per superarlo, per privarlo di potere".
"Anche noi, nella preghiera - ha scandito -dobbiamo essere capaci di portare davanti a Dio le nostre fatiche, la sofferenza di certe situazioni, di certe giornate, l'impegno quotidiano di seguirlo, di essere cristiani e anche il peso del male che vediamo in noi e attorno a noi, perche' Egli ci dia speranza, ci faccia sentire la sua vicinanza, ci doni un po' di luce nel cammino della vita".

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PAPA: DISCEPOLI SI ADDORMENTARONO, NOI DOBBIAMO VEGLIARE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 feb.

I racconti evangelici del Getsemani "mostrano dolorosamente che i tre discepoli, scelti da Gesu' per essergli vicino, non furono capaci di vegliare con Lui, di condividere la sua preghiera, la sua adesione al Padre e furono sopraffatti dal sonno".
Lo ha ricordato Benedetto XVI nella catechesi all'Udienza Generale di oggi, dedicata alla preghiera di Gesu'.
"Domandiamo al Signore - ha esortato il Papa rivolto ai cinquemila fedeli presenti nell'Aula Nervi - di essere capaci di vegliare con Lui in preghiera, di seguire la volonta' di Dio ogni giorno anche se parla di Croce, di vivere un'intimita' sempre piu' grande con il Signore, per portare in questa Terra un po' del Cielo di Dio".

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