Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo la risposta di Salvatore Izzo all'articolo di Ingrao segnalato stamattina sul blog:
Ingrao praticamente ha messo insieme e sullo stesso piano tutti i possibili colpevoli. E involontariamente cosi' fa il gioco dei "moltiplicatori di corvi" che sono all'opera dall'inizio di questa istruttoria per difendere i complici del pessimo maggiordomo (che se anche il Papa dovesse perdonare dopo il processo tale resterebbe).
In merito, Ignazio dimentica poi che la Segreteria di Stato, che con la Commissione dei Cardinali e' comunque in contatto, ha smentito Die Welt e Repubblica. E di questa smentita di cosi' alto livello non si puo' non tenere conto.
Quanto al compice "esterno", cioe' a colui che ha presentato (ceduto) il maggiordomo a Nuzzi, non credo che non sia stato identificato, se no che "piena collaborazione" avrebbero dato lo spergiuro Gabriele e il suo smartphone?
Quanto agli attacchi di dignitari vaticani alle misure di polizia della Gendarmeria fanno sorridere, non mi sembrano dignitosi. "Male non fare paura, non avere", mi ha insegnato padre Rotondi e anche un cardinale che stimo moltissimo in questi anni lo ha ripetuto spesso.
Infine, una domanda al mio amico Ignazio: ma non era stato lui il primo a ricevere la lettera anonima sul caso Vigano'? Io sostenevo che la deontologia vieta di pubblicare documenti del genere perche' significa farsi strumentalizzare e ne discutemmo a lungo. Oggi dice che da li' si e' alzato il livello dello scontro...
Salvatore Izzo
2 commenti:
Le attesto la mia stima, caro Izzo.
Si sente che lei ha a cuore più i fatti che non l'utilizzarli per far passare delle impostazioni ideologiche. Così dovrebbe fare ogni giornalista: far parlare gli avvenimenti, non parlare lui come "profeta".
Il vero punto di tutta la questione, come lei sa, è il "far ragionare il Papa" (cosa che la Massoneria tenta di fare dal 1700): "possibile che non vada a trovarlo?" - "possibile che gli tenga il broncio?" - "possibile che non abbia capito che OGNUNO FA CIO' CHE GLI PARE, e che NON ESISTE ALCUN RIFERIMENTO MORALE ?".
Cordialmente
Se finalmente chi sa e lavora nell'ambiente parlasse fuori dai denti!
Le persone che non contano niente come me sentono forte la sensazione che su queste vicende ci sia un detto e non detto e che la materia ormai si dipani fra gli addetti ai lavori con uno strano codice interno.
Invece tanti di noi vorrebbero che certe cose venissero cantate sui tetti.
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