Cari amici,
personalmente plaudo alla fermezza che la segreteria di stato vaticana sta utilizzando nei confronti dei mass media.
L'ultimo esempio e' la smentita, secca e molto dura, nei confronti di un articolo di Panorama.
Ritengo, pero', che alle parole debbano necessariamente seguire i fatti. Si percorrano tutte le vie legali per ottenere dai media (non solo da Panorama) rettifiche immediate nel caso in cui vengano pubblicate notizie false e diffamatorie. Si agisca per ottenere risarcimenti dei danni (il denaro e' la sola molla che in questo mondo susciti rispetto e la minaccia di perderne una parte e' un deterrente eccezionale).
Non ci si limiti a minacciare...si agisca!
Accanto alla soddisfazione per il "nuovo corso", pero', non posso astenermi dal fare qualche constatazione.
Parlo ovviamente a livello personale.
Ritengo che le vicende degli ultimi mesi non siano altro che un ulteriore frutto avvelenato del famoso 2010.
Allora i media presero di mira direttamente il Santo Padre e la reazione del Vaticano e della Chiesa in generale e' stata gravemente insufficiente. Se siamo usciti da quell'anno rafforzati e migliori, lo dobbiamo solo ed esclusivamente a Benedetto XVI che, in perfetta solitudine, e' riuscito a farci superare un momento terribile.
Purtroppo, salvo lodevolissime eccezioni (i cardinali di Boston e di Vienna), nessuno "mise la faccia" per difendere il Santo Padre da accuse assurde ed ingiuste.
Per questo mi fanno ridere quei vescovi e cardinali che sfacciatamente oggi criticano la curia romana ma che allora (nel 2010) tennero la bocca per chiusa!
Certo! La curia stessa non riusci' due anni fa a dare buona prova di se' lasciando che fosse il Papa ad uscire ed a fare uscire la Chiesa da una situazione che sembrava irreparabile.
Quante volte su questo blog abbiamo implorato la segreteria di stato di intervenire a difesa di Benedetto XVI, cardinale e Papa?
Quante volte abbiamo auspicato quella minaccia di denuncia che solo oggi leggiamo nei comunicati?
Quante volte abbiamo sperato in smentite dure e secche?
Purtroppo non siamo mai stati accontentati.
Forse perche' allora, in fondo, a pagare in prima persona era soprattutto il Papa mentre ora ci vanno di mezzo piu' che altro i cardinali? Chissa'...
Piaccia o non piaccia, lo si ammetta o meno, Vatileaks è un tragico frutto avvelenato di quel 2010!
I media capirono che era possibile attaccare direttamente il Pontefice con accuse false e diffamatorie senza subire NESSUNA CONSEGUENZA!
Se l'impresa di prendere a schiaffi il Papa e' stata possibile, figuriamoci i vescovi ed i cardinali!
Ecco perche' i fatti di questi mesi non stupiscono affatto e sono la logica conseguenza dell'inerzia cattolica del 2010.
Verrebbe da dire: chi e' causa del suo mal...
Purtroppo c'e' un altro frutto avvelenato di quanto accaduto due anni fa.
Personalmente ne sono uscita quasi "anestetizzata": nulla di cio' che vedo sui media mi stupisce piu' cosi' tanto.
Sapevo dell'articolo di Panorama gia' mercoledi'.
E' vero che non l'ho segnalato ma e' anche vero che ho alzato le spalle e non ho preteso alcun intervento vaticano (come avrei fatto nel 2010).
Diro' di piu': la notizia del cardinale con prole era gia' uscita mesi fa su Dagospia ma nessuno si e' stracciato le vesti.
Anche questi sono frutti avvelenati perche' perdere la capacita' di indignarsi e' ancora piu' grave della diffamazione stessa.
E di questo e' la Chiesa che deve fare "mea culpa" non i media.
Purtroppo noi fedeli (e noi blogger cattolici), lasciati sempre soli da chi di dovere, abbiamo imparato a difenderci o, ,meglio, a difendere il Papa senza l'aiuto dall'alto, se mi passate l'espressione.
La conseguenza non e' delle migliori: si scatta quando c'e' di mezzo Benedetto XVI, non ci si indigna piu' quando ci sono di mezzo cardinali, vescovi e sacerdoti.
E' brutto ma negare che si sia arrivati a questo punto e' sbagliato.
Speriamo quindi che il nuovo corso e la rinnovata fermezza vaticana nei confronti dei media riesca a restituire fiducia ai semplici cosi' come c'e' da augurarsi che i colpevoli (tutti!) paghino per la fuga di documenti e per il tradimento.
Raffaella
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9 commenti:
Hai pienamente ragione. Ormai si spara a zero e si getta fango sulla Chiesa, certi di essere impuniti e, forse, neppure tanto presi sul serio, ma a loro non interessa. Il fine è solo quello di diffamare e calunniare quando c'è di mezzo la Chiesa.
A quando cara Raffaella, un'intervento della Santa Sede per difendere dalle accuse di eresia che certi gruppetti extra-ecclesiali lanciano calunniando il nuovo Prefetto della CDF, SER Mons Mueller?
Siamo in un mondo dove purtroppo anche chi si dice cattolico e pergiunta "tradizionalista" non sa nenche più di casa dov'è il dovere di non calunniare, di non diffamare e di non pettegolezzare: eppure lo fanno, ben sapendo di farlo, il che è ancora peggio!
E' il problema di una società dove la nozione di vero e di lealtà non esiste più.
Ma guardiamo anche tutte le calunnie che sono state dette a proppsito di N.S. Gesù Cristo: saremmo noi discepoli, al di sopra del Maestro? I.P.
Raffaella,
il tuo e' un commento da Standing Ovation.
Ennesima dimostrazione che le strategie da "piccolo cabotaggio personale" (=comodo) seguite da Segreteria di Stato, Cardinali e Vescovi negli ultimi anni (ben prima del 2010!) avevano la vista *molto* corta, e di cui adesso si *iniziano* a pagare le conseguenze.
Perche' non sei solo tu quella che e' rimasta anestetizzata dagli avvenimenti 2010, e non solo gli amici di questo e altri blog. C'e' tutto un popolo cristiano che il papa lo segue, ma che a cardinali e vescovi non presta piu' orecchio, proprio perche' persone compromesse con tutto e con tutti, colpo al cerchio, alla botte e anche al chiodo gia' che ci siamo.
Questi reverendissimi eminentissimi et eccellentissimi hanno perso una cosa molto semplice: il buon profumo di Cristo, la voce del pastore.
Le pecore sanno riconoscere la voce del *vero* pastore e lo seguono; se i vari suddetti hanno preferito lasciar perdere lo stile di Gesu' Cristo e ora on se li fila piu' nessuno o quasi la colpa e' esclusivamente loro.
E' piu' che ora che si cambi in modo serio, non solo nei sacri palazzi ma anche al di fuori di essi, perche il fetore di questo marciume si e' diffuso troppo.
Già, nel 2010 quando si infangava il Papa tutti zitti, oggi che si infangano i cardinaloni apriti cielo. Non credo che potrò mai perdonare l'atteggiamento da pigmei avuto nei confronti di quel gigante che è Papa Benedetto. Comunque, è positivo che si siano dati una svegliata.
Alessia
Penso che sia comunque necessario cambiare in autunno il segretario di stato. La guida di Bertone si è veramente rivelata inadeguata e fallimentare.
Ho dei dubbi sulla fedeltà di Bertone nei confronti del S.Padre. Bertone, a volte, vuole fare più del Papa... Benedetto XVI non avrebbe mai messo un pedagista fondamentalista come il salesiono Michele Pellery come consultore della Congregazione del Culto.
Quante volte il Papa ha detto che non si può risolvere la liturgia in un sterile pedagogismo!!!
E' chiaro che Bertone ha un altra mantalità e sensibilità rispetto al S. Padre...
La smettiamo con il voler insegnare al Papa la sua missione?Papa Benedetto XVI non è un minus habens e il card. Bertone non governa al posto suo! Bertone può avere umanissimi difetti, fra i quali un certo presenzialismo e scarsa prudenza, ma è fedele al Papa. Dovresti poi spiegarmi, Domenico, chi sarebbe questo misterioso "pedagista" Michele Pellery. Ho una certa ideuccia, ma è troppo, davvero troppo assurda :-)
Alessia
Volevo dire "pedagogista". E' un prete salesiano esperto in pedagogia, molto quotato anche presso il ministero dell'istruzione. Ha un atteggiamento molto secolarizzato…
Già troppi “esperti” hanno fatto danni nell’ambito della Sacra Liturgia. Lasciamoli a casa.
La mia impressione è che Bertone consideri la Curia quasi fosse il proprio ranch.
Sono un povero prete che vive nella foresta nigeriana e che tenta di aggiornarsi. Raffaella: mi puoi dire cosa è capitato nel 2010???
Ettore
Nella speranza (flebile) che non sia una provocazione segnalo:
http://benedettoxvielencospeciali.blogspot.it/2010/03/lignobile-campagna-contro-benedetto-xvi.html
Li' sta la radice di tutti i guai del 2012.
R.
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