martedì 10 luglio 2012

La Chiesa in Belgio e la protezione dei bambini. Operativa la commissione interdiocesana istituita dalla Conferenza episcopale (O.R.)


Operativa la commissione interdiocesana istituita dalla Conferenza episcopale


La Chiesa in Belgio e la protezione dei bambini


Bruxelles, 10. È operativa da alcuni giorni in Belgio la commissione interdiocesana per la protezione dei bambini e dei giovani, voluta dalla Conferenza episcopale. Lo scorso gennaio con la pubblicazione del documento Sofferenza nascosta. Verso un approccio globale degli abusi sessuali nella Chiesa partiva il lavoro «di riconoscimento e di riparazione -- si legge in un comunicato della Conferenza episcopale -- verso le vittime di abusi sessuali in un contesto ecclesiale o pastorale». 
Il documento -- di 52 pagine, pubblicato dalle Edizioni Licap -- è la risposta dei vescovi e dei superiori dei religiosi del Belgio ai casi di abusi sessuali commessi da parte del clero. Un documento forte e toccante che contiene diverse linee guida che mirano a sostenere e affiancare le vittime di abusi, a rompere il clima di omertà, a cooperare per il riconoscimento e la riparazione e prevenire ulteriori abusi in futuro.
Nei mesi scorsi, nelle diocesi del Paese hanno anche iniziato la loro attività i dieci centri di contatto per le vittime ed è stata messa in funzione la procedura di arbitrato proposta dalla commissione parlamentare. Le vittime di abuso potranno presentare la loro richiesta di riconoscimento, di riparazione e di risarcimento economico sia ai punti di contatto che presso il centro di arbitrato.
La nuova commissione avrà diversi compiti da espletare. In particolare, dovrà sostenere i dieci centri di contatto locali, raccogliere le linee di comportamento già in uso per migliorare la prevenzione verso gli abusi o gli atteggiamenti trasgressivi e garantire un collegamento efficace tra i responsabili ecclesiali e le strutture sociali che operano nell'ambito degli abusi e della prevenzione. Infine, la commissione dovrà redigere annualmente un rapporto sulle denunce presentate ai centri di contatto e sui passi compiuti in ogni singola vicenda. La commissione interdiocesana per la protezione dei bambini e dei giovani, presieduta dal professore emerito Manu Keirse, della facoltà di medicina dell'Università cattolica di Lovanio, è composta, tra gli altri, da monsignor Guy Harpigny, vescovo di Tournai, monsignor Johan Jozef Bonny, vescovo di Anversa, monsignor Herman Cosijins, segretario generale della Conferenza episcopale belga, l'abate Erik De Sutter, presidente dell'assemblea dei superiori maggiori del Belgio, padre Daniel Sonveaux, delegato della conferenza dei religiosi e delle religiose del Belgio, il professor Lieve Vandemeulebroecke della facoltà di scienze psicologiche e pedagogiche dell'Università cattolica di Lovanio, il vice rettore emerito professor Xavier Renders della facoltà di psicologia dell'Università cattolica di Lovanio, nonché medici e psicologi, referenti dei centri di contatto e responsabili della pastorale giovanile.


(©L'Osservatore Romano 11 luglio 2012)

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