lunedì 2 aprile 2012

Cronaca di un esorcismo. Errico Buonanno incontra Padre Amorth (Corriere)

Clicca qui per leggere l'interessantissimo articolo gentilmente segnalatoci.

"L'ULTIMO ESORCISTA". LO STRAORDINARIO LIBRO DI PAOLO RODARI E PADRE AMORTH: LO SPECIALE DEL BLOG

7 commenti:

Andrea ha detto...

Conclusioni dell'autore dell'articolo:

"Non esiste una prova, perché non esiste una logica, se non quella che abbiamo deciso di seguire"
"Il Diavolo è più razionale di Dio.. sa bene che l'universo è una lotteria totalmente insensata, con i suoi incidenti, con le malattie.."
"Forse già, in parte, mi sento salvato"

Abbiamo qui un piccolo sunto dei cardini "dogmatici" (affermazioni indiscutibili di Non-Senso globale) della Massoneria, condito dell'esplicita preferenza data al Diavolo rispetto a Dio (almeno il primo è "più razionale", di fronte alla violenta assurdità del Tutto).

Ecco qual è la "patente" per scrivere sul "Corriere" e sui "grandi giornali" (di filiazione massonico/settecentesca)

Saturno ha detto...

Italia, paese di dietrologi e complottisti.

Andrea ha detto...

Non le piace il termine "Massoneria" (= costruzione del Nuovo Tempio di Gerusalemme), caro Saturno?
La chiami "ammirazione per il Demonio (espressa chiaramente dall'autore) e speranza di entrare nella cerchia dei suoi complici".
Va meglio?

Saturno ha detto...

Quando uno mi fa l'equazione massoneria=satanismo, vuol dire che pensa che io sia un cretino. Quindi non va meglio no.

Anonimo ha detto...

oggi Saturno ha gli anelli fuori allineamento più de solito,non vale la pena polemizzare,aspettiamo che si stabilizzino.

saturno ha detto...

facile così

Andrea ha detto...

Non per polemizzare (fra l'altro, si tratta di uno strumento molto amato dall'agitazione politico-culturale), sottolineo semplicemente le tre CITAZIONI che ho fatto nel primo intervento.

Non sono io quello che ha creduto di vedere un'ammirazione per il Demonio: sta scritta a chiare lettere.
Non sono io quello che ha mal interpretato l' "Inno a Satana" di Carducci e gli innumerevoli "Stelloni d'Italia" che sono stati disseminati ovunque fra Ottocento e Novecento: stanno là, a testimoniare il "grande" riferimento dell'Italia "liberata" (dai "preti", dal Papa, da Cristo)