Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 10 mar.
I cattolici aumentano nel mondo di pari passo all'aumento della popolazione.
E' quanto emerge dall'Annuario Statistico della Chiesa, presentato questa mattina al Papa, che registra "un aumento assoluto di 15 milioni di fedeli pari all'1,3 per cento" tra il 2009 (1.181 milioni) e il 2010 (1.196 milioni)con una percentuale che tuttavia "rimane stabile attorno al 17,5 per cento". Colpisce pero' che ci siano, a livello delle "quote territoriali" alcune "variazioni non trascurabili": i cattolici, si legge nel commento diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, "hanno diminuito la loro importanza nell'America Meridionale (da 28,54 a 28,34 per cento) e soprattutto in Europa (da 24,05 a 23,83 per cento).
Hanno viceversa guadagnato posizione nell'Africa (da 15,15 a 15,55 per cento) e nell'Asia Sud Orientale (da 10,41 a 10,87 per cento)". Dal 2009 al 2010, il numero di vescovi nel mondo e' passato da 5.065 a 5.104 con un aumento relativo dello 0,77 per cento.
L'incremento ha interessato l'Africa (+16 nuovi Vescovi), l'America (+15) e l'Asia (+12), mentre una lieve flessione si e' manifestata in Europa (da 1.607 a 1.606) e in Oceania (da 132 a 129).
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VOCAZIONI: S.SEDE, PIU' PRETI, STABILI RELIGIOSI, IN CALO SUORE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 10 mar. - Si conferma la tendenza alla crescita del numero dei sacerdoti, che ha avuto inizio dal 2000: nel 2010, infatti, il numero dei preti nel mondo ha toccato la quota di 412.236, di cui 277.009 membri del clero diocesano e 135.227 del clero religioso; nel 2009 erano invece 410.593 suddivisi in 275.542 diocesani e 135.051 religiosi.
"Nel complesso - afferma una nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede in occasione della presentazione al Papa dell'Annuario Statistico della Chiesa - i presbiteri sono aumentati dal 2009 al 2010 di 1.643 unita'. Gli incrementi si registrano in Asia (con piu' 1.695 sacerdoti), in Africa (con piu' 761), in Oceania (con piu' 52) e in America (con piu' 40 unita'), mentre il calo ha riguardato l'Europa (con meno 905 sacerdoti)".
La tendenza all'incremento del numero dei sacerdoti e' confermata anche dall'aumento degli studenti di filosofia o di teologia nei seminari diocesani o religiosi che e' stato costantemente in rialzo nel corso dell'ultimo quinquennio. Nel complesso, e' cresciuto del 4 per cento, passando dalle 114.439 unita' del 2005 alle 118.990 del 2010. In diminuzione in Europa (-10,4 per cento) e in America (meno 1,1 per cento), i seminaristi maggiori aumentano in Africa (piu' 14,2 per cento), in Asia (piu' 13,0 per cento) e in Oceania (piu' 12,3 per cento).
Buone notizie anche per i religiosi: il trend di contrazione che ha interessato da qualche anno la categoria dei religiosi professi non sacerdoti sembrerebbe aver trovato nel 2010 una battuta di arresto: erano 54.229 nel 2009 e hanno raggiunto il numero di 54.665 nel 2010. In netto calo in America del Sud (3,5 per cento) e in America del Nord (0,9 per cento), sono stazionari in Europa; i religiosi professi aumentano in Asia (piu' 4,1 per cento), dove accrescono la propria quota sul totale mondiale, e in Africa (piu' 3,1). Drammatica appare invece la situazione degli istituti femminili.
"Il mondo delle religiose professe - si legge nella nota vaticana - sta attraversando una profonda trasformazione caratterizzata da una dinamica fortemente decrescente. A livello globale, passano da 729.371 nel 2009 a 721.935 nel 2010. Il calo ha riguardato tre continenti (Europa, America e Oceania), con variazioni negative anche di rilievo (meno 2,9 per cento in Europa, meno 2,6 in Oceania e meno 1,6 in America). In Africa e Asia, invece, l'incremento e' stato decisamente significativo, attorno al 2 per cento per entrambi i continenti". Infine, il numero dei diaconi permanenti, sia diocesani sia religiosi, continua a mostrare un trend di crescita elevato anche nel 2010. Infatti e' aumentato, in quest'anno, del 3,7 per cento, rispetto al dato del 2009, passando da 38.155 a 39.564. I diaconi permanenti sono presenti soprattutto in America del Nord e in Europa con una quota relativa al totale mondiale del 64,3 per cento e 33,2 per cento, rispettivamente.
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