LA BATTAGLIA DI BENEDETTO XVI CONTRO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: IL "CASO" MACIEL DEGOLLADO, LA "VISITAZIONE APOSTOLICA" ORDINATA DAL PAPA NEI CONFRONTI DEI LEGIONARI DI CRISTO E LA NOMINA DEL "DELEGATO PONTIFICIO"
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Questo blog non si e' mai nascosto dietro ad un dito ed ha sempre dato conto di tutte le orribili vicende riguardanti i preti pedofili, anche quelle piu' brutte, anche quando si e' trattato di dare voce alle accuse false e pretestuose contro Papa Benedetto. Per anni e' stato fatto un lavoro minuzioso, di supporto costante al lavoro del Santo Padre.
Abbiamo sempre denunciato il fatto che Maciel fosse innominabile ed abbiamo detto chiaramente anche la ragione di un simile comportamento.
Ora i media di tutto il mondo, che fino a giovedi' nascondevano accuratamente sotto la carta anche il solo nome di quel criminale, danno ampio spazio alle polemiche sul fatto che Benedetto XVI non ha incontrato le sue vittime.
E che cosa fa per esempio Ansaldo? Cita il libro di Barba presentato sabato in Messico e fa solo il nome di Ratzinger come se fosse l'unico responsabile delle coperture di cui ha goduto Maciel.
Accuratamente si evita di ricordare a lettori ed ascoltatori che e' stato proprio il card. Ratzinger ad avviare l'inchiesta contro Maciel nel 2004 ed a condannarlo nel 2006, ormai diventato Papa. Per non parlare del durissimo comunicato uscito a conclusione della visita apostolica ai Legionari di Cristo (altra iniziativa di Papa Benedetto). Comunicato che la Santa Sede fece pubblicare il 1° maggio 2010, forse per dargli meno visibilita' possibile.
Si', perche' quando si tratta di promuovere il lavoro di Ratzinger, cardinale e Papa, spesso e volentieri il Vaticano si iscrive agli abbonati assenti.
Chiediamoci perche' il Papa ha incontrato le vittime dei preti pedofili in tutto il mondo ma non in Messico (le giustificazioni avanzate dal Vaticano non reggono).
Chiediamoci quali interessi ci siano dietro e chi si vuole proteggere a tutti i costi.
Per me ormai e' chiarissimo chi comanda davvero in Vaticano. La vecchia guardia e' ben presente, non se n'e' mai andata e fa il bello ed il cattivo tempo.
Detto questo, non intendo giustificare il mancato incontro con le vittime degli abusi di Maciel.
Siamo di fronte ad un errore di proporzioni drammatiche.
Tanto sappiamo gia' come andra' a finire: anche nel caso Maciel e' gia' pronto il capro espiatorio perfetto, Papa Ratzinger.
La mia delusione e' massima e probabilmente non e' sanabile, ne' ora ne' mai.
Credo che ormai non ci sia piu' nulla da aggiungere sul caso Maciel. Il copione e' gia' scritto.
Ancora complimenti al Vaticano!
R.
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24 commenti:
Sei davvero convinta che se Papa Benedetto li avesse incontrati, alla luce del libro appena uscito, Ansaldo avrebbe detto qualcosa di diverso e sorvolato su altri contenuti scomodi? Guarda che, probabilmente, il copione era già scritto.
Alessia
Si', credo di si', Alessia.
In ogni caso avremmo avuto una freccia in piu' per supportare il Papa.
Ora come ora ci hanno tolto anche la cerbottana.
R.
lella carissima, lungi da me volerti gravare di ulteriore lavoro, ma forse sarebbe il caso di fare un post in bella vista, di estrema sintesi (forse anche solo un titolo con un link ai tuoi speciali?), per mantenere in evidenza le iniziative di Ratzinger contro Maciel, fin tanto che questo viaggio è in corso. Non si tratta di parlar male di altri, solo di dire, in positivo, quello che ha fatto Benedetto.
E comunque, stai sempre preparata a dover smaltire il peggio: come diceva la mia amatissima Miss Marple "la mia mente? è come una fogna, ma sono impianti necessari, e molto igienici". Andiamo avanti.
: ))
che tempismo questo libro!
Caro Avvocato,
ti invidio perche' ti devi occupare di Renzo, Lucio e della signora Agnese. Sono un po' sprovveduti, ma almeno non sono criminali :-)
E' vero che hai anche a che fare con il curato di Lecco, ma che vuoi?
Nella Chiesa i don come il "buon" Abbondio abbondano :-)
E le cose non sono certo cambiate dal 1600 a questa parte...
Ottima idea...metto almeno il link allo speciale.
Poi, quando il Papa sara' tornato dal suo viaggio, preparero' una sorta di schemino.
Ammesso che tutto cio' serva a qualcosa e che io non decida di partire per i fiordi norvegesi a bordo di un rompighiaccio...
p.s. quanto alle fogne, hai un bravo idraulico da consigliarmi?
:-))
R.
Della vicenda Maciel il blog ha già scritto tutto, Magister idem e senza reticenze. Il libro di Barba, uscito molto opportunamente proprio in questi giorni, non risparmia nessuno, men che meno Wojtyla. Insomma, la cattiva fede di Ansaldo, chiamiamola reticenza, è palese. Io cambierei leggermente il titolo del post aggiungendo un "perché?" cita solo Joseph Ratzinger.
Inoltre, se già non lo hai fatto, ti pregherei di leggere questo che risponde alle accuse di Barba.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/03/22/il-papa-in-messico-e-linciampo-maciel-due-documenti/
Alessia
intanto sottolineamo gli aspetti ultrapositivi di questo viaggio: i discorsi del Papa, i bimbi, la straordinaria accoglienza della gente, le folle oceaniche ... che non credo proprio siano andate fin lì per sentire parlare di Maciel. Maria pia
sono d'accordo, Alessia, il blog ha già scritto tutto, ma non credo che tutti abbiano letto tutto, ecco. Purtroppo, con questi ritmi super veloci, a volte le persone guardano solo i titoli di una pagina web e se un titolo in più a favore del Papa può aiutare, perché no, ho pensato. Poi, ovviamente, non sono nessuno per organizzare il lavoro di lella, visto che in questo blog sono spesso latitante, anche se con rammarico.
Raffaella,
"Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?"
E' la prima lettura di oggi, visto che quest'anno l'Annunciazione e' slittata di un giorno:
http://www.maranatha.it/Festiv2/festeSolen/0325Page.htm
Non c'e' niente da fare, chi non ragiona in termini di fede vedra' sempre la Bibbia come una raccolta di favolette piu' o meno contaminate da generi letterari, parallelismi con le religioni confinanti e quant'altro... MAI come esperienza di un popolo da cui conviente imparare, per non rifare sempre gli stessi errori e reinventare la ruota per l'ennesima volta.
Per tante eccellentissime persone dei Sacri Palazzi e' un problema molto serio quello di Maciel: come si fa ad accettare che il Santo Padre l'ha definito in modo pubblico ed esplicito "criminale", quando lo si e' non solo difeso, ma addirittura lodato e portato ad esempio per anni e anni?
Ci sarebbe da scrivere un post immenso al riguardo, ma lo scandalo che ha creato il Vaticano riguardo a questa questione e che ha avuto complicita' ad altissimo livello continuera' a fare danni pesantissimi finche' non verranno messi fuori gioco i complici di tutto questa cosa, che ha ramificazioni dovunque.
Benedetto XVI ha un grande desiderio di rinnovamento della Chiesa bene espresso nella intuizione formidabile dell'Anno della Fede, ma guardiamoci bene intorno: iniziative di preparazione? Zero o quasi. Perche'? Perche' non lo si vuole, perche' da fastidio rimettere il punto fermo su Fede, Vaticano II, Catechismo Chiesa Cattolica (rileggetevi la "Porta Fidei"...) che implica una identita' di Chiesa ben precisa quando invece si sta' cercando di eliminare non solo le storture emerse da fine 60 in poi, ma tutta una coscentizzazione dei cristiani di ogni luogo, in nome delle "tradizioni antiche" che davano una splendida forma - e si mantiene la "splendida forma" pensando che in essa sia la Salvezza. La coscienza, la moralita', la coerenza, non conterebbero piu'.
Non posso che concordare...purtroppo!
Constato con sofferenza che non cambia mai nulla.
Chi ha protetto Maciel e' ancora al suo posto.
Parlare pubblicamente del criminale sarebbe stato un gesto cosi' forte da rendere impossibile nascondersi sotto la sabbia.
Nessuno, da venerdi' ad oggi, ha pronunciato quelle sei lettere di fila!
R.
Concordo con Maria Pia! Grazie a Dio il viaggio in Messico non è solo Maciel e gente che vuole strumentalizzare il Papa. Se Barba avesse voluto un incontro costruttivo non avrebbe dato alle stampe il suo "manifesto".
a questo punto, mi sento anche di spendere una parola in difesa dell'episcopato messicano. Non dimenticare che la Chiesa messicana è martire, vittima di governi anticlericali e massonici. Quando Wojtyla arrivo per la prima volta in Messico, nel 1981, se non sbaglio, si dovette modificare una norma per consentirgli di indossare la talare bianca. Alla luce di ciò non è cosa poi straordinaria che ci sia chi non ha creduto alle accuse e neanche che si sia proceduto con i piedi di piombo, senza per questo voler negare che c'è chi ha scientemente coperto Maciel per motivi tutt'altro che nobili. Trovo sgradevole la saldatura tra vittime e anticlericali.
Alessia
Cara Raffaella,
e' bene che anche Bertone e Lombardi se ne rendano conto fino in fondo: finche' continuano a restare al loro posto chi e' stato complice di Maciel non ci sara' possibilita' di cambiamento.
Perche', con tutto il possibile, ci saranno sempre muri di gomma e montagne di sabbia pronti per eliminare le voci scomode, in modo che non riescano ad arrivare al Papa.
Perche' ci saranno sempre strutture di omerta' e copertura per le proprie personali malefatte, basta vendersi all'amico giusto.
Perche' un autentico sforzo pastorale non potra' venire fuori, in quanto sempre preoccupati solo di finanze & cassa.
Tutti elementi che porteranno, ancora una volta, a quanto espresso fin troppo chiaramente quasi due mesi fa:
"Il tentativo di salvare l'istituzione dallo scandalo - ha detto - ha prodotto il maggiore di tutti gli scandali, ha perpetuato il male degli abusi e distrutto la fede di molte vittime".
lo so che sarebbe stato significativo un incontro con le vittime di Maciel,ma non bisogna dimenticare che i LdC hanno violente lotte intestine al loro interno,che sono un'organizzazione ricchissima e potentissima e difficilmente controllabile del tutto,BXI ha già fatto oltre l'impensabile,ha avuto il coraggio di nominare i Cristeros,che non è cosa da poco,visto il boicottaggio del film che ne racconta le gesta(sarebbe come fare un film in Francia sui Vandeani e screditare il mito della rivoluzione),potrebbe darsi pure un incontro segreto,non si può mai sapere,a me basta lo straordinario successo della visita,che in molti davano catastrofica per i soliti ignobili paragoni con il santo subito,godiamocelo fino in fondo.GR2
"ti invidio perche' ti devi occupare di Renzo, Lucio e della signora Agnese"...
Vedo, cara Raffaella, che cominci ad allinearti sui matrimoni gay!
Condivido come sempre i tuoi interventi sull'argomento Maciel e sulla difesa di Ratzinger cardinale e Papa. Più di questo non poteva fare e neppure tu nel tuo campo.
Resta gravissimo il mancato incontro con le vittime dei preti pedofili. E' una macchia che graverà inesorabilmente su questo pontificato, è inutile nasconderselo. Si potrà dar la colpa a tutte le Perpetue (tanto per rimaner in tema manzoniano) e soprattutto gli untori ed i monatti di Curia: ma la responsabilità necessariamente sarà addebitata ad una sola persona. La cui incapacità di assumer decisioni in materia così delicata stupisce e addolora. Il calendario d'una visita di tale importanza non può esser lasciato in mani altrui, della vecchia o della nuova guardia. E la vecchia, perché ancora il Papa la lascia operare? Le domande che mi pongo e pongo anche a te son sempre le stesse.
senza intento polemico, ma...chi ha agevolato la saldatura tra vittime e anticlericali? Concordo sul fatto che non si debba considerare Maciel il leit motiv di questo viaggio, però ci vuole anche prontezza, se ncessario, nel prendere una posizione chiara su certi eventi, in modo da non creare confusione nei fedeli. E condannare le malefatte di Maciel non significa equiparare tutti i Legionari a criminali, dopo tutto le reponsabilità penali sono personali.
Concordo con Medievale :-)
Come ho potuto scrivere Renzo e Lucio?
:-)
R.
Maciel è stato condannato! La Legione è stata commissariata! Se l'incontro non è avvenuto non è stato a causa della cattiva volontà di Benedetto. Vista la riconoscenza e la considerazione che gli ha procurato l'impegno di anni nel perseguire i pedofili, non solo Maciel, tanto valeva affidasse alla coscienza del suo successore l'onore di pulire la sporcizia nella Chiesa, come altri hanno fatto prima di lui. Altro che "macchia indelebile" il non aver incontrato chi voleva solo la rissa.
Alessia
Altrove gli incontri c'erano stati dopo preparazione da parte dei vescovi e in un clima spirituale da parte delle vittime piu' rilassato e propenso al perdono. Qui la saldatura col movimento anticlericale ha fatto si che la cosa apparisse come il secondo round di una guerra. Si cerca la rivalsa, non la riconciliazione. Ciascuno e' padrone del suo dolore e della direzione in cui incanalarlo ma onestamente quella direzione va scelta una volta per tutte e se e' a fianco dei nemici della chiesa e' superfluo chiedere un incontro, e per cosa?
Chissà perché poi i vaticanisti riportano sempre parti isolate dei libri,,quelle che cadono a fagiolo, e tengono per se' le altre dove si parla magari anche di altri protagonisti
tutti gli incontri fatti in passato,tutta la buona volontà,tutto l'impegno di papa ratzinger rischiano di andare in fumo per la precisa volontà di non intaccare minimamente la memoria altrui.
l'incontro doveva avvenire.
si tratta di una macchia,ha ragione dante.
sarò breve perchè questo tipo di discorsi mi addolora e molto. E francamente sono sorpresa di leggerli in questo blog.E in questi termini.
Il nostro Papa non aveva bisogno di questo incontro per testimoniare la propria buonafede e la propria sensibilità nei riguardi della pedofilia nel clero.
Non è certo questo che può cambiare tutto quello che è successo in questo pontificato.
Certa stampa e certi commentatori interessati volevano ridurre il viaggio solo a questo incontro e, mi dispiace dirlo, con questo tipo di ragionamento sono stati assecondati dal blog, addirittura prima del viaggio.
Manco per un nanosecondo vedo che si è ipotizzato che forse l'episcopato messicano aveva delle ragioni, magari antipatiche da dire, ma ragioni. Si è subito postulato la malafede.
E ora si parla di "macchia".
Non solo non sono d'accordo ma mi chiedo se avete letto in qua e in là che tipo di argomenti usano certune di queste persone che anatemano sul mancato incontro e come parlano del Papa e della Chiesa. Certo se si dà per assodato che hanno sempre ragione qualsiasi cosa dicano, allora è inutile che parli. Ma così non è esempio per lo SNAP, si è visto.
Come per altre questioni, noto ancora una volta che si dà per assodato che sappiamo tutto e che l'incontro doveva farsi e basta.
Forse tutto questo nostro ragionare interesserà a Politi che forse se ne entusiasmerà, ma a me no di sicuro.
Una volta Allen ha scritto che questi incontri con le vittime erano ormai così routinarie che sono diventati un'abitudine come la recita dei vespri. La giudicai una indelicatezza. Ma ora non lo penso più. E' diventato ennesimo pretesto da tirar fuori dalla bisaccia quando il papa viaggia e si cerca il modo di parlarne male. E nella bisaccia ora metteranno l'incontro con i dissidenti cubani.
Quindi sono amareggiata da questi discorsi perchè li trovo ingiusti.
Scusate la franchezza.
Concordo con te, mariateresa
Anch'io! Cerchiamo di non farci strumentalizzare da chi cerca solo di colpire e affondare il nostro Benedetto.
Alessia
Concordo, del tutto, con Mariateresa.
Dal canto mio, non li ho proprio mai sopportati gli incontri con le vittime corredati da interviste successive sul dolore del Papa e sulla commozione e le lacrime...e malcelato compiacimento per gesti interpretati, sottotraccia, come una salutare umiliazione del papato. Vedi poi la vittima di Malta che, dopo tanta commozione, è andata a farsi intervistare da Santoro.
Benedetto vi si è sottoposto perchè è un santo. E ho detto tutto. Se questa volta glielo hanno risparmiato io ne sono felice per lui.
Mai sostenuto che il Papa non sia in buona fede. Ma siccome si scarica sui collaboratori vecchi e nuovi il mancato incontro con le vittime dei preti, ecco l'osservazione che il Papa non può lasciar ad altri la calendarizzazione dei suoi viaggi.
Ma vedo che c'è chi fa il processo alle intenzioni: perché le messicane vittime dei preti avrebbero dovuto cercar solo la rissa? E quand'anche? il Papa non avrebbe forse dovuto affrontare anche quel pericolo e dimostrare l'amore ed il dolore che han caratterizzato la sua opera in materia?
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