domenica 7 ottobre 2012

Picardi: Ingrid Stampa frequentava Gabriele ma ha preso le distanze. Lombardi: la magistratura vaticana è indipendente. La difesa chiedeva di derubricare il reato in appropriazione indebita (Izzo)

VATICANO: LOMBARDI, MAGISTRATURA VATICANA E' INDIPENDENTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 ott. 

"Ho potuto sperimentare una piena e totale indipendenza dei giudici del Tribunale dello Stato Citta' del Vaticano rispetto alle altre autorita' e il grandissimo rispetto della Segretario di Stato nel non fare pressioni di nessun tipo". Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, commentando la sentenza di condanna pronunciata oggi al termine del processo a Paolo Gabriele. "Accanto all'esperienza importante della separazione dei poteri - ha aggiunto il gesuita - c'e' l'impressione positiva della rapidita' del procedere, sulla quale mi pare che influisca il fatto che con il codice seguito in Vaticano l'istruttoria entra a far parte del processo senza bisogno di ricostruire nulla". 

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VATICANO: PM,INGRID STAMPA FREQUENTAVA PAOLO MA HA PRESO DISTANZE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 ott. 

"Tra i testimoni e' stata sentita in istruttoria anche la professoressa Ingrid Stampa, che con l'imputato (Paolo Gabriele, ndr.) ha avuto grandi rapporti. Ma ha negato il suo coinvolgimento e anzi ha preso le distanze". Lo ha detto il promotore di giustizia, Nicola Picardi, nella sua requisitoria. 

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VATICANO: LA DIFESA, DERUBRICARE IN APPROPRIAZIONE INDEBITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 ott. 

La difesa di Paolo Gabriele ha chiesto oggi che il suo assistito sia giudicato per appropriazione indebita e non di furto aggravato, derubricando cioe' il tipo di reato, e che in subordine sia data la pena minima per il reato di furto (che e' di tre giorni) in quanto le circostanze esimenti sono prevalenti o equivalenti rispetto alle aggravanti. Nella sua arringa l'avvocatessa Cristiana Arru' ha motivato la richiesta di derubricare il reato con il fatto che le carte sottratte erano nella sua disponibilita' (e spesso gli veniva chiesto di fare fotocopie) e ha parlato di una situazione ambientale, descritta come "il male che vedeva", che secondo lei avrebbe "costretto" Gabriele a compiere "un atto comunque condannabile e illecito". 

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