(AGI) - CdV, 3 lug.
Grazie a Benedetto XVI il cardinale Giovanni Coppa, storico collaboratore di Giovanni Paolo II come numero tre della segretaria di Stato ai tempi di Agostino Casaroli e poi nunzio a Praga, ha potuto realizzare un sogno che coltivava da oltre 50 anni: andare alla Scala.
E ha voluto ringraziare per questo Papa Ratzinger con un articolo sull'Osservatore Romano.
Studiano alla Cattolica di Milano, dove era in seminario, il futuro diplomatico pontificio si era anche fatto iscrivere all'Istituto d'arte sacra Beato Angelico, dove il fondatore, monsignor Polvara insegnava tra l'altro scenografia.
Studiano alla Cattolica di Milano, dove era in seminario, il futuro diplomatico pontificio si era anche fatto iscrivere all'Istituto d'arte sacra Beato Angelico, dove il fondatore, monsignor Polvara insegnava tra l'altro scenografia.
"Pensai - racconta nel suo articolo - di avvalermi di quella frequentazione per ottenere l'accesso a uno spettacolo, o a una prova alla Scala.
Andai in Curia a chiederne il permesso, e mi fu molto saggiamente risposto di parlarne con monsignor Polvara.
Andai in Curia a chiederne il permesso, e mi fu molto saggiamente risposto di parlarne con monsignor Polvara.
Gliene riferii subito, ma questi - scrive ancora Coppa - impallidi' quasi gli prendesse un infarto, e mi rimprovero': 'Lei ha avuto il coraggio di chiedere in Curia di andare alla Scala?'.
E la cosa fini' li', irrimediabilmente". "Molti anni dopo, frequentai con gioia i teatri lirici di Londra, Praga, Bratislava, Seoul, Buenos Aires, Montevideo. Ma non erano la Scala", si sfoga mezzo secolo dopo l'allora seminarista.
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1 commento:
Santo Cielo,
quando sono stato a Milano, fine anni novanta, alla Scala sono andato tre volte, in loggione, per diecimila lire...
Io ho certamente motivi ben più rilevanti per ringraziare Papa Benedetto!
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